Rifiuti, l´inchiesta verso Roma
Il trasferimento era stato deliberato dal Csm tre mesi fa. E proprio in queste ore, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, ha apposto la firma al decreto che dispone formalmente in ritorno in Procura del pm Giovanni Corona, il magistrato che fra il 2004 e il 2005 indagò sulla faida di Scampia. Fra pochi giorni dunque Corona prenderà nuovamente possesso nell´ufficio inquirente del Centro direzionale. Ma questo provvedimento, più volte annunciato eppure sempre rinviato, determinerà quasi certamente il trasferimento per competenza a Roma del capitolo dell´inchiesta rifiuti nel quale Corona era indagato come consulente dell´allora commissario straordinario Alessandro Pansa. E potrebbe innescare un effetto domino sulle altre posizioni, non solo quelle oggetto dello “stralcio” chiuso solo appena sette giorni fa dalla Procura (fra queste i prefetti Corrado Catenacci e Guido Bertolaso, imputati con Pansa di gestione non autorizzata di rifiuti e destinatari di una richiesta di archiviazione per i reati più gravi) ma anche su quelle già a giudizio davanti alla quinta sezione penale nel processo denominato “Rompiballe”.
Corona infatti è indagato per falso e abuso d´ufficio in concorso con Pansa nel filone relativo all´ “atto ricognitivo” stilato nel dicembre 2007. Per questa vicenda il procuratore Giandomenico Lepore e il sostituto Maurizio De Marco hanno chiesto l´archiviazione “perché il fatto non costituisce reato”. Ma se la decisione del gip Maria Gabriella Pepe sull´istanza della Procura non dovesse arrivare prima del formale ritorno a Napoli di Corona, gli atti dovranno essere trasmessi nella capitale in base alle leggi sulla competenza per i procedimenti riguardanti magistrati. Esito che appare scontato, dopo la firma del ministro, tenuto conto dei tempi fisiologici richiesti per la valutazione del fascicolo, comprendente anche le richieste di archiviazione “parziali” per Bertolaso e Catenacci e quelle per tutti i reati avanzate per l´ex dirigente del commissariato Ciro Turiello e l´architetto Claudio De Biasio. Il gip però dovrà decidere se trasmette solo gli atti riguardanti il capitolo relativo a Corona e Pansa o se inviare a Roma l´intera richiesta di archiviazione. E anche il gup Raffaele Piccirillo, dinanzi al quale dovrà celebrarsi l´udienza preliminare sulle posizioni oggetto di richiesta di rinvio a giudizio, potrebbe ravvisare una “connessione” tale da radicare la competenza nel Tribunale capitolino anche per questo secondo troncone. Ma non basta, perché anche una il processo “Rompiballe” potrebbe finire in tutto o in parte a Roma: l´ex amministratore delegato di Fibe Massimo Malvagna è infatti a giudizio anche per concorso nell´episodio contestato a Pansa e Corona (e ora ritenuto da archiviare dal procuratore).