Dopo lo stop a Munno si cerca l’intesa sui vertici Il Commissariato: fondi per il termovalorizzatore

Consorzio unico pressing del prefetto

Tempi stretti per la convocazione dell’assemblea
2 ottobre 2009 - Lorenzo Calò
Fonte: Il Mattino Caserta

La convocazione dell’assemblea del Consorzio unico dalla quale dovrà uscire il nuovo presidente dell’ente consortile dovrà avvenire entro la prossima settimana. Lo impone l’atto inviato dal prefetto di Caserta Ezio Monaco al sindaco di Grazzanise, Enrico Parente, nella sua veste di vicepresidente. Il termine è perentorio soltanto per fissare la data di convocazione dell’assemblea che, verosimilmente, non avrà luogo prima di metà mese essendo necessario un accordo politico-istituzionale per trovare una certa convergenza sul nome del futuro presidente. L’iter è stato avviato dopo che il Viminale ha decretato decaduta la nomina di Luigi Munno, sindaco di Macerata Campania, eletto lo scorso luglio ma poi ritenuto dal ministero dell’Interno incompatibile dal momento che l’amministrazione da lui guidata ha costituito, insieme al comune di Curti, la «Appia Service srl», società cui è stato affidato il servizio di raccolta rifiuti, vale a dire la mansione principe cui è deputato il Consorzio unico. Intanto ieri l’assessore regionale all’ambiente Walter Ganapini ha precisato - circa l’impiantistica — che si sta provvedendo a svuotare l’ex Cdr (poi Stir) di Santa Maria Capua Vetere. «Stiamo lavorando molto seriamente - ha detto l’assessore - Adesso siamo nella fase più delicata, che non a caso genera anche brutte tensioni». Tensioni che si sono manifestate a Nola con l’incendio di tre camion di raccolta e a San Tammaro dove è stato dato fuoco alle ecoballe. «Passi in avanti nella gestione del ciclo dei rifiuti - ha aggiunto Ganapini - saranno fatti grazie anche all’apertura dell’impianto di compostaggio di San Tammaro, che si prevede possa essere inaugurato entro dicembre». E sempre ieri è stato sottoscritto a Palazzo Salerno, sede della struttura del sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso, l’accordo di programma quadro, tra il Commissariato e il Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche per la Campania e il Molise. L’intesa prevede «interventi di integrazione e miglioramento delle infrastrutture di collegamento con l’impiantistica al servizio del ciclo rifiuti nella Regione Campania». Al tavolo dei sottoscrittori il generale Mario Morelli, vicario di Bertolaso e Donato Carlea, responsabile del Provveditorato. Si tratta della seconda tappa del percorso avviato già il 5 agosto. L’incontro di ieri servirà, tra l’altro, ad affidare le funzioni di Stazione appaltante al Provveditorato alle Opere pubbliche per la realizzazione delle infrastrutture previste che prevedono «l’integrazione e il miglioramento delle infrastrutture di collegamento con gli impianti di smaltimento». I lavori riguardano, inoltre, il potenziamento delle viabilità di accesso agli impianti di Cdr di Santa Maria Capua Vetere, nonché al termovalorizzatore di Santa Maria La Fossa. I progetti sono stati ammessi a finanziamento per un importo complessivo netto di 52.841.223,40 euro, comprendendo però anche i siti di Giugliano, Tufino e Battipaglia.

«Sì a Petteruti ma serve una svolta»

Quale il ruolo delle forze di sinistra nella giunta comunale guidata dal sindaco Nicodemo Petteruti? Se ne è discusso durante la riunione del Comitato politico che ha espresso il suo gradimento sulla scelta politica che il coordinamento cittadino di Caserta (Pdci e Prc) ha compiuto, «vincolando però la presenza in giunta alla realizzazione dei punti programmatici sottoscritti dal sindaco Petteruti; in caso contrario verrebbe meno il motivo fondante di tale scelta». «Il Comitato politico, inoltre - si legge in una nota - si è soffermato sul problema delle alleanze in prossimità delle elezioni regionali e provinciali, anche per istruire una seria discussione su una questione fortemente delicata. Nel merito, il Comitato ribadisce con forza il giudizio negativo sul governo regionale e provinciale di Caserta e un dissenso totale sulle politiche che queste istituzioni hanno praticato in questi anni, auspicando un dibattito che abbia l’ambizione di coinvolgere tutti, ma coinvolgendo le esperienze sindacali, confederali e di base, i comitati di lotta a partire dai precari della scuola e tutte quelle realtà organizzate presenti sul nostro territorio. Solo al termine di questo grande e faticoso lavoro si potrà decidere come partecipare alle prossime elezioni regionali e provinciali».

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