I sindacati lanciano l’allarme per le possibili conseguenze delle nuove modalità di gestione del ciclo raccolta-smaltimento

Rifiuti, scatta l’emergenza occupazione

La Cgil: con la provincializzazione nel Sannio 200 lavoratori in bilico tra consorzi e cooperative
2 ottobre 2009 - m.s.p.
Fonte: Il Mattino Benevento

La definitiva provincializzazione della gestione del ciclo dei rifiuti, benchè auspicabile sotto diversi profili, e fortemente caldeggiata anche dagli enti locali, potrebbe finire per costare al Sannio circa 200 posti di lavoro. È l’allarme lanciato dalla Cgil Funzione Pubblica di Benevento, che ha chiesto un incontro urgente sull’argomento, anche per conto di Cisl e Uil, al presidente e all’assessore all’Ambiente (ora commissario con pieni poteri) della Provincia, con una nota inviata anche al prefetto di Benevento, ai vertici del Comune capoluogo, ai lavoratori dei Consorzi di Bacino 1, 2 e 3 e a tutte le aziende del settore Igiene Ambientale. A far scattare l’allarme sono state le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente, Walter Ganapini, in merito al drastico ridimensionamento che si prospetta del numero dei lavoratori operanti nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti: oggi sono 25.000, ma in realtà, a detta dell’assessore, dopo le operazioni di riorganizzazione del settore necessarie per archiviare definitivamente la fase commissariale, ne basteranno solo 9.000. Di opinione completamente diversa il sindacato, che ha uno scopo dichiarato: quello di «permettere il passaggio, in tempi brevi, di tutto il personale dei Consorzi di Bacino nella nuova azienda unica provinciale del settore». Un obiettivo decisamente ambizioso, tenuto conto dei numeri in gioco: secondo il coordinatore provinciale del Settore Igiene Ambientale della Cgil, Antonio Tizzani, infatti, fatte le dovute proporzioni l’applicazione dell’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri 3804 del 28 agosto metterebbe a repentaglio circa 120 operatori nei tre Consorzi, più almeno altri 80 addetti fra quelli delle cooperative che, a vario titolo, prendono parte alla gestione dei ciclo dei rifiuti nei comuni della provincia. «Avevamo già intuito - spiega Tizzani nella nota congiunta siglata insieme al segretario generale della Cgil Funzione Pubblica, Felice Zinno - che la questione stava diventando esplodiva e, da tempo, avevano sollecitato un tavolo di confronto con tutte le autorità competenti a livello provinciale, onde accelerare i tempi per la costituzione e l’avvio dell’Azienda unica provinciale per la gestione dei rifiuti, in modo tale da dare risposte ai lavoratori che, a ragione, temono per il proprio futuro occupazionale, considerato che entro il 31 dicembre volgerà al termine la gestione commissariale del settore dei rifiuti in Campania».

Aceto: pronti al confronto sul nodo dei licenziamenti

«La questione sollevata dal sindacato circa il futuro del personale dipendente dei tre Consorzi per i rifiuti in cui è suddiviso il Sannio è ben presente alla amministrazione attiva guidata dal presidente Cimitile». Lo dichiara Gianluca Aceto, assessore provinciale all’Ambiente nonché commissario per l’emergenza rifiuti, spiegando: «Stiamo valutando con la dovuta attenzione il portato della pronuncia del Consiglio di Stato sui licenziamenti del personale dei Consorzi e stiamo verificando nelle sedi opportune il da farsi. Il sindacato sa di poter contare sulla più ampia disponibilità al dialogo da parte della Provincia su questo tema in particolare, così come su tutti gli altri che attengono lo sviluppo. Del resto, il sindacato ha partecipato e partecipa a diversi tavoli di confronto con l’amministrazione attiva». Difficile, ammette Aceto, dare risposte immediate, perchè «il tema specifico della conservazione dei livelli occupazionali nel settore va ovviamente inquadrato nella più generale problematica della gestione del ciclo dei rifiuti. In tale contesto in queste ore stiamo valutando attentamente, anche con i colleghi delle altre Province, i confini e i limiti dei poteri di cui siamo stati investiti come commissari da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri». La questione è oggetto di continui confronti con la Regione Campania e il sottosegretariato all’emergenza: «Il nostro obiettivo immediato - sottolinea l’assessore - è partire con il piede giusto per quanto riguarda la Società provinciale del ciclo di gestione dei rifiuti che, per la sua mission, si prefigura come la più imponente del Sannio. Abbiamo prioritariamente bisogno di un esperto qualificato che rediga un piano industriale all’altezza del compito e dobbiamo pensare allo statuto societario. A questo proposito - conclude Aceto - vorrei ribadire che è mio impegno confrontarmi in Consiglio provinciale e con tutti soggetti coinvolti su questa problematica: la mia storia e la mia cultura politica, oltre alle evidenti ragioni di opportunità, mi impongono il confronto democratico su temi di così rilevante interesse pubblico e devo dire che mi conforta molto il fatto che il dibattito in Consiglio abbia visto da parte di tutti gli schieramenti politici il riconoscimento e l’apprezzamento per questa mia scelta».

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