Rifiuti, le agevolazioni-beffa: prima si paga, poi si rimborsa

5 ottobre 2009 - Ciro Pellegrino
Fonte: Il Napoli

Era lo zuccherino dopo la medicina amara, una sciabolata in difesa dei poveri e degli oppressi per contrastare il rincaro del 60 per cento del balzello pi odiato, nella città dell’eterna emergenza munnezza: la tassa sui rifiuti. E invece, a quasi sei mesi dal bilancio, com’è finita? È finita che il rincaro c’è, per tutti. Mentre le agevolazioni per i poveri sono annegate nel gorgo della burocrazia partenopea. Tarsu ha un numero. l’U: è l’articolo del regolamento comunale che disciplina il balzello, il suo costo e pure chi ha diritto a non pagarlo. L’articolo numero 11 dice appunto questo: contribuenti inquilini di case extrapopolari; alcune tipologie di pensionati monoreddito; invalidi e lavoratori agricoli, hanno diritto a sgravi che vanno dal 100 al 75 per cento del dovuto. La giunta di Rosa Russo lervolino all’epoca del rincaro annunci di voler accelerare ogni procedura per i cittadini meno abbienti. Tuttavia la realtà di questi giorni è ben diversa. Anzitutto, le fasce di agevolazioni sono molto strette , rispetto a quanto imporrebbe la «crisi globale» pure citatissima dai due assessori comunisti nella giunta di Rosa Russo lervolino, Giulio Riccio (Welfare e Riccardo Realfonzo (Bilancio). Poi, l’amara fregatura: nonostante il rincaro sia da record, Palazzo San Gacomo continuerà nella sua politica di rimborsare il balzello agli aventi diritto. Non sgravi, quindi: prima pagare e poi, riavere il dovuto. Incrociando le dita sui tempi. LO DICE – in burocratese – il sito internet dell’Amministrazione comunale, che sull’argomento ha poche e confuse informazioni: «L’articolo 11 del regolamento dispone che alcune tipologie cli cittadini disagiati, successivamente all’adempimento dell’obbligo tributario, possano ricevere un coitributo a totale o parziale rimborso della somma spesa per il pagamento della Tarsu». Anriti cielo: le decine di migliaia di cittadini che rientrano in queste categorie disagiate, non sanno a che santo votarsi. Il numero comunale da chiamare è 800.079.999, sperando che qualcuno dia risposte alle innumerevoli istanze. Nel frattempo la rabbia sale: per le sedute di Consiglio comunale sul bilancio, convocate il 12 e il 13 ottobre, sono previste manifestazioni di protesta sotto il palazzo di via Verdi. Sul fronte politico Realfonzo, pedina ormai incontrollabile nella squadra del sindaco, resta con un piede fuori dalla giunta dopo il recente scontro con la stessa lervolino. La sua exit strategy prevede l’approdo in altri lidi. Probabilmente prima un buen retiro e poi una candidatura alle prossime elezioni Regionali.. Tutti cooptati in ufficio Tarsu Decine di dipendenti del Comune sono stati trasferiti all’ufficioTarsu per pi ocedere all’adeguamento tariffario, ovvero al rincaro. Mezzo milione per gli spot Napoli Differenzia: il Comune spenderà 500mila euro per la nuova campagna informativa sulla raccolta differenziata.

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