Il Comune chiede l’intervento del commissariato regionale La riserva Regno di Nettuno minacciata dall’inquinamento

Procida, depurazione in tilt: liquami in mare

Bloccato l’impianto di Punta Lingua, revocato l’appalto per la nuova struttura: scoppia l’emergenza
29 settembre 2009 - Domenico Ambrosino
Fonte: Il Mattino

Procida. L'isola è in difficoltà per lo smaltimento delle acque reflue. L'impianto attuale, situato a Punta Lingua, posto a monte della condotta di scarico sottomarina che sversa a 150metri dalla riva, ad una profondità di 50 metri, funziona male e i liquami finiscono in mare senza trattamento. E le correnti marine spingono la chiazza verso il litorale flegreo: lo strato melmoso è stato avvistato dai diportisti che ancora solcano le acque del Golfo. La realizzazione del nuovo depuratore, in costruzione sempre a Punta Lingua, è bloccata. L'amministrazione comunale ha di recente revocato l'incarico di affidamento dei lavori, fermi da tempo, all'Eco Procida, un consorzio di varie ditte che si era aggiudicato l'appalto nel 2005. Il sindaco Gerardo Lubrano ha chiesto l'intervento urgente del commissario delegato regionale, soggetto attuatore e responsabile del procedimento dell'opera, per affidare i lavori ad altro appaltatore. «L'impianto di Punta Lingua - dice il sindaco Lubrano - rappresenta un'opera strategica per garantire la salvaguardia ambientale dell'isola e il suo sviluppo socioeconomico. Lo smaltimento delle acque reflue va perciò ultimato nel più breve tempo possibile anche attraverso il ripristino funzionale dell'impianto esistente, nonché al completamento e la messa in funzione del sistema di raccolta situato a Marina Corricella, ancora fermo. Il commissario regionale spero accolga il mio accorato allarme». Nel frattempo i liquami finiscono in mare. In questi giorni l'assessore comunale all'Ecologia Elio De Candia e Sergio Pedicelli, presidente della Sepa (l'azienda che gestisce i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti isolani) incontreranno i funzionari dell'Ato, per chiedere l'urgente riparazione e la messa a norma del vecchio impianto di pretrattamento fognario che è già stato oggetto di una verifica, anche a livello sottomarino, da parte dei carabinieri. L'impianto di depurazione in costruzione raccoglie tutte le acque reflue dell'isola che vi pervengono attraverso una fognatura di tipo misto (acque bianche e liquami). I lavori di costruzione, iniziati nel gennaio 2006, dovevano essere ultimati nel novembre del 2007. Il progetto, in ragione della rilevanza paesaggistica della zona, prevede la costruzione di una struttura completamente interrata lunga circa 30 metri. I servizi, invece, saranno ubicati fuoriterra in un fabbricato di circa 400 metri quadri. L'opera è finanziata dalla Regione per un importo complessivo di 9 milioni e 650mila euro. Ma per adesso tutto resta fermo, mentre i liquami continuano a sporcare il mare della riserva marina protetta Regno di Nettuno.

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