Rifiuti, la Regione finisce sotto tiro

Bertolaso: "Pronti per Santa Maria La Fossa, l´assessore mi ostacola"
30 luglio 2009 - Roberto Fuccillo
Fonte: Repubblica Napoli

C´è tensione sul fronte rifiuti. La miccia, come si sa, l´ha reinnescata il sottosegretario Guido Bertolaso martedì scorso, andando a dire chiaramente che lui conta di commissariare 11 comuni campani inadempienti. Ieri mattina lo stesso Bertolaso ha rincarato la dose. Sempre in prosecuzione della sua audizione alla commissione parlamentare sul ciclo rifiuti, il responsabile della Protezione civile ha confermato l´elenco degli 11 Comuni, i cui nomi erano trapelati il giorno prima in modo non ufficiale. Ma poi ha alzato il tiro anche su istituzioni ben più consistenti degli 11 municipi: la Regione. Un obiettivo su tutti, l´assessore Walter Ganapini. Nel garantire che lui il suo lavoro lo ha svolto, Bertolaso ha infatti affermato che, oltre ad Acerra, anche il termovalorizzatore di Santa Maria La Fossa è pronto: «Possiamo avviarlo anche domani mattina. Ma su questa iniziativa deve essere d´accordo anche l´assessore Ganapini, secondo il quale poteva bastare anche solo quello di Acerra e poi bruciare le ecoballe nelle centrali Enel. Non posso ogni giorno scontrarmi con le idee locali».
Parole che dicono di una insofferenza di Bertolaso. E che sostengono la principale delle sue esternazioni: «Il 31 dicembre scade il mandato del commissariamento, che non è in alcuno modo e non potrà essere prorogato. Su questo non ci sono e non ci possono essere dubbi». Insomma Bertolaso non vede l´ora di passare la mano, seppure a enti locali che evidentemente non riscuotono la sua totale fiducia. Un grido di dolore prontamente ripreso dal presidente della commissione, Gaetano Pecorella: «La sfida dei prossimi mesi passa dalla capacità delle istituzioni campane di assumere pienamente la responsabilità della gestione dei rifiuti». Ancora più duro l´altro membro della commissione, Gennaro Coronella del Pdl: «Bisognerebbe commissariare anche Napoli, che ha raggiunto solo il 10 per cento della differenziata. E a Bertolaso mi permetto di suggerire di proporre lo scioglimento della Regione Campania per gravi e comprovate violazioni di legge ai sensi dell´articolo 126 della Costituzione». Replica della Iervolino: «La raccolta differenziata a Napoli non è affatto al 10 per cento ma al 18,6 ed è avviata ad andare ben oltre».
Che non tutto sia dorato nel mondo di Bertolaso è invece l´opinione di Alessandro Bratti, capogruppo Pd in commissione: «In Campania siamo ancora in piena emergenza rifiuti. Ci chiediamo quando verranno prese decisioni su come sanzionare gli 11 Comuni inadempienti. C´è anche una grande difficoltà a far partire altri inceneritori, vari contenziosi di carattere economico in atto». Che qualche preoccupazione poi si agiti nel settore è confermato dalle vicende di Acerra. Anche qui Bertolaso ha assicurato che è tutto a posto. Ma non è stato l´unico a dover rispondere di qualche interrogativo. Ieri la questione è arrivata fino a Palazzo Grazioli, dove Silvio Berlusconi ha ricevuto Massimo Ponzellini. Il presidente della Impregilo, che ha realizzato l´impianto, ha spiegato che «sono venuto qui per garantire che sugli inceneritori di Napoli sia tutto a posto». Summit forse dovuto, visto che su Acerra negli ultimi tempi si sono infittite le voci su fermate dell´impianto e anche sul suo malfunzionamento. Le riassume l´ex senatore di Rifondazione Tommaso Sodano, che ha chiesto di nuovo l´intervento della Procura di fronte al fatto che «il valore giornaliero delle polveri sottili (PM10), che non può essere superato più di 35 volte nell´arco dell´anno solare, è stato invece superato nell´area industriale di Acerra ben 45 volte. Anche i dati Arpac, pur un po´ diversi dai nostri, segnalano 39 sforamenti».

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