Ritardi nell’area est slitta l’inizio dei lavori

Il cantiere dovrebbe essere aperto nella primavera 2010 varata una società ad hoc, la gara entro fine anno
25 settembre 2009 - ad. pa.
Fonte: Il Mattino

L’apertura del cantiere era prevista per dicembre, secondo la relazione che il sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso fece al Parlamento nel febbraio scorso. Ma difficilmente, a questo punto, la scadenza potrà essere rispettata. Per fine anno, se tutto va bene, al massimo potrà essere pubblicata la gara d’appalto e per primavera, se non ci saranno intoppi, si potrà aprire il cantiere a Napoli Est. È questo il cronoprogramma per la costruzione dell’inceneritore, secondo i vertici dell’Asìa che sta limando il bando e che ha varato una società ad hoc: la Nean (acronimo di Napoli energia e ambiente). In mezzo, però, c’è da superare una pastoia burocratica. L’area individuata, in via De Roberto a San Giovanni a Teduccio, è di proprietà della Regione che deve cederla a palazzo San Giacomo. E deve studiare come. Ma, preliminarmente, gli 11 ettari dovranno essere divisi, a seconda delle esigenze, tra inceneritore e depuratore. «La gara era sostanzialmente pronta già a giugno - spiega l’amministratore delegato dell’Asìa Daniele Fortini - ma è slittata perché è in discussione al Parlamento la riforma dei servizi pubblici locali, così come previsto dall’articolo 15 dell’ultima Finanziaria. Attendiamo, a giorni, il decreto legge e partiamo. Non vogliamo correre il rischio di stilare un bando obsoleto. Come pure vorremmo evitare poi che la gara vada deserta come accaduto a Salerno o che gi esiti si trascinino per 15 mesi in tribunale come a Torino. Questione di settimane e si parte. Senza alcun intoppo». I tempi? «Entro fine anno la gara d’appalto e, oggettivamente, a marzo, si potrebbe partire con i lavori». Nel frattempo la partecipata di palazzo San Giacomo si sta facendo le ossa gestendo (non era mai accaduto in passato) la discarica di Terzigno che serve 37 comuni e movimenta circa mille tonnellate di rifiuti al giorno. E inaugurare i lavori a San Giovanni solo in primavera, secondo l’ad di Asìa, non cambierà nulla: «Contiamo che si velocizzi tutto durante i lavori di costruzione dell’impianto». Data prevista per l’entrata in funzione, rodaggio compreso, il 2013. Il termovalorizzatore sarà di ultima generazione e in grado di bruciare almeno 400mila tonnellate di rifiuti all’anno. In questo modo si brucerà l’intera produzione di rifiuti cittadina che è sì di 500mila tonnellate ma è destinata a diminuire grazie all’aumento della differenziata. Il costo previsto, invece, oscilla tra 230 e i 270 milioni di euro. Rimane il nodo della gestione che sarà unito a doppio filo alla costruzione stessa dell'impianto. «Nel bando di gara è tutto legato: individuazione del partner privato che dovrà presentare un progetto per la costruzione e per la gestione attraverso il suo know-how. In questo modo si eviterà che la società costruttrice detti tempi e modi. Interesse dei privati sarà velocizzare i lavori perché si accolleranno anche il 40 per cento della gestione. La restante parte, invece, rimarrà saldamente in mano all’Asìa tramite la società ad hoc che è stata varata».

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