Marchetti era stato sorpreso dai vigili urbani Sotto inchiesta il titolare della ditta di espurgo

Sversa a mare, dura condanna

Un anno all’uomo arrestato mentre svuotava bagni chimici in litoranea
24 settembre 2009 - Antonella Barone
Fonte: Il Mattino Salerno

Ieri mattina è stato condannato a un anno di reclusione con pena sospesa Francesco Marchetti, che il giorno prima era stato arrestato mentre sversava liquami e materiale fecale a mare in località Marina di Arechi, di fronte allo stadio, rifiuti provenienti da alcuni bagni chimici, utilizzati in occasione della festa di San Matteo. L'uomo stava riversando a mare anche il contenuto di un serbatoio di mille metri cubi di liquami. Marchetti ha scelto di patteggiare la pena con il consenso del pubblico ministero Angelo Frattini. Nel corso dell'udienza di ieri mattina è stato convalidato l'arresto, eseguito dagli uomini della Polizia Municipale, diretti dal capitano Eduardo Bruscaglin, in quanto ritenuto legittimo per aver Francesco Marchetti scaricato abusivamente rifiuti in violazione dell'articolo 6 della legge 210 dello scorso anno. Convalidato anche il sequestro dei bagni chimici e dell'autocarro. È stato lo stesso capitano Bruscaglin insieme con il tenente Alfredo Truono a bloccare l'uomo mentre riversava i liquami. Il giudice ha poi disposto la trasmissione degli atti alla Procura per il prosieguo dell'indagine nei confronti di Felice Moscariello, titolare della ditta di espurgo, accusato in concorso con Marchetti. In realtà gli uomini della Polizia Minicipale da tempo controllavano il litorale, proprio a partire dall'area antistante lo stadio Arechi per alcune segnalazioni su sversamenti illeciti e la stessa ditta di espurghi di Moscariello era finita nel mirino. Nei mesi scorsi in diverse occasioni all'improvviso sono comparse a mare chiazze marroni maleodoranti, che hanno fatto subito pensare a scarichi fognari. Ma da successive verifiche al sistema delle fogne non sono risultate falle e allora sono stati intensificati i controlli sui possibili scarichi abusivi. Massima allerta sulle ditte di espurgo, tra cui c'è anche quella di Moscariello, che in base ad alcune segnalazioni non sarebbe la prima volta che riversa i liquami raccolti a mare, con un conseguente danno ambientale notevole. Le verifiche sulle ditte di espurgo sono state intensificate soprattutto dopo che negli anni scorsi nel corso dell'inchiesta sul funzionamento del depuratore, si è vietato alle autobotti di scaricare nell'impianto di Salerno per la ridotta capacità di depurazione all'epoca riscontrata nella struttura. Un divieto comunque mantenuto anche successivamentee e così non si esclude che in maniera illecita qualche ditta di espurgo, come la Moscariello, abbia pensato di disfarsi del contenuto dei serbatoi, riversandoli direttamente a mare.

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