Multe a chi inquina giro di vite a Marcianise
Negli ultimi anni il territorio di Marcianise è stato oggetto di violenze ambientali che lo hanno reso sempre più vulnerabile e a rischio. Basti pensare alle emergenze per la contaminazione da diossina, che nel 2003 ha visto quasi azzerare il patrimonio zootecnico con l’abbattimento di circa cinquemila capi tra bovini, ovini, e agli ultimi roghi di pneumatici e materiale plastico scoppiati a maggio e due settimane fa nel sito industriale dismesso dell’Ecorec, nell’area dell’Interporto. Nello stesso tempo, nei confronti della questione ambientale è cresciuta anche la presa di coscienza da parte e delle istituzioni locali e, soprattutto, dei cittadini che hanno dato vita a comitati e associazioni. Il problema ambientale a Marcianise è stato il tema della prima conferenza, svoltasi presso la sala congressi del complesso ecclesiale della «Madonna della Libera», del ciclo «I diritti negati» (che avrà cadenza mensile), su iniziativa del consigliere comunale dell’Idv, Mario Paternuosto, primario del locale ospedale. Le relazioni sono state tenute da Ettore Del Giudice della facoltà d’ingegneria della Sun, e da Antonio Marfella dell’Istituto nazionale dei tumori di Napoli. Del Giudice ha evidenziato «l’incoerenza progettuale» nell’affrontare la questione dell’inquinamento e ha amplificato e approfondito i problemi legati alle diossine. Marfella ha illustrato dati e statistiche riguardanti l’aumento e l’incidenza delle malattie neoplastiche sul territorio. Nel dibattito sono intervenuti diversi esponenti politici di minoranza, come i consiglieri comunali Alberto Abbate e Giuseppe Bucci del Pd e il socialista Giuseppe Moretta, gli esponenti dell’associazione «La nostra terra», Irene Maffini e Gianni Di Dio e Giuseppe Riccio, componente del direttivo provinciale dell’Idv ed ex assessore, il quale si è soffermato sulle indagini, commissionate dalla precedente amministrazione, effettuate dal dipartimento di Scienze ambientali e chimica della Sun, che hanno riguardato il monitoraggio dei campi elettromagnetici, i livelli di radioattività di campioni di acqua di falda e di suoli superficiali nonché la valutazione sulla qualità dell’aria evidenziando che i risultati pubblicati «sono di assoluto interesse per la comprensione del livello di inquinamento del territorio marcianisano e fondamentali per una corretta e giusta programmazione e pianificazione ambientale del territorio». Intanto, la polizia municipale ha fatto il bilancio di un progetto di incremento del controllo del territorio allo scopo di contrastare azioni delinquenziali perpetrate in materia ambientale, partito nel mese di maggio: 57 verbali di contravvenzione per illeciti ambientali, controllate circa 300 persone ed altrettanti veicoli.