Opposizione ferma all’apertura di Valle della Masseria a Serre No al sito di Caggiano, accordo con Avellino per Savignano Irpino

Romano: si riapre Macchia Soprana ma serve subito il termovalorizzatore

L’assessore: da De Luca ritardi per l’impianto
18 settembre 2009 - Fulvio Scarlata
Fonte: Il Mattino Salerno

«Resta il diniego assoluto sull’apertura della discarica di Valle della Masseria a Serre, però dobbiamo raggiungere l'autosufficienza». Giovanni Romano non nega che rischia di avvicinarsi l’emergenza e la Provincia deve scegliere in fretta un sito per la spazzatura. Entro la fine dell’anno, con la provincializzazione del ciclo dei rifiuti, Salerno deve essere autonoma. E la Provincia ha un suo piano: «Però - aggiunge l’assessore all’Ambiente - bisogna fare chiarezza sul termovalorizzatore. Macchia Soprana Che deve essere messo in cantiere in fretta per una minore quantità di rifiuti di quelli immaginati da De Luca perché la finalità dell’impianto non è far soldi». L’emergenza potrebbe scattare in pochi mesi senza una decisione. E quando si parla di discariche in provincia di Salerno, resta in vigore la legge voluta da Guido Bertolaso, sottosegretario del Governo Berlusconi, che ha indicato in Valle della Masseria il luogo idoneo per la spazzatura, perseguendo un disegno che già in passato lo ha portato alle dimissioni dall’incarico di commissario per i rifiuti in Campania dopo lo scontro con l’allora ministro Alfonso Pecoraro Scanio proprio per dissensi sul sito di Serre. «Ribadiamo che l’amministrazione provinciale non vuole aprire quella discarica - spiega Giovanni Romano - anche se è il sito più idoneo di tutti. C’è già stato l’errore di Macchia Soprana, è inaccettabile farne un altro. Anche a costo di cambiare la legge». Posizione condivisa da Palmiro Cornetta: «La giustizia si è espressa sollevando l’incostituzionalità della legge 123 sui rifiuti - dice il sindaco di Serre - rimandando alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità, oltre al ricorso presentato dal Comune al Tar del Lazio. Il sito è stato anche depennato dalla toponimia delle discariche campane. Restiamo comunque attenti e vigili». Una discarica, però, si dovrà aprire. Il piano della Provincia è dunque di riaprire Macchia Soprana, sempre a Serre, che è stata chiusa prima di colmarsi: «Il commissariato sta valutando quanti rifiuti può ancora accogliere il sito - dice Romano - Ma agiamo d’intesa con le autorità locali». Poi c’è un’intesa operativa con la Provincia di centrodestra di Avellino per consentire a Salerno di scaricare a Savignano Irpino nel periodo che intercorrerà tra il momento in cui non sarà più utilizzabile Serre e la messa in funzione del termovalorizzatore. «Ma questo impianto deve partire - continua l’assessore all’Ambiente - dopo venti mesi, qualche milione speso in consulenze e una gara infruttuosa non per il progetto presentato, che era stato giudicato dalla commissione validissimo, ma perché non ci sono 450mila tonnellate di rifiuti nella nostra provincia. Se l’impianto fosse stato già appaltato, oggi avremmo risolto i nostri problemi». La Giunta Cirielli, supportata anche dall’assessore regionale Ganapini, chiede dunque al Governo di fare chiarezza: o l’impianto lo deve realizzare il commissario Vincenzo De Luca e allora la Provincia farà un passo indietro. O è vigore la legge regionale sulla provincializzazione del ciclo dei rifiuti, allora è Palazzo Sant’Agostino a dover andare avanti. «In entrambi casi vogliamo un impianto meno impattante - conclude Romano - calibrato su 250-280mila tonnellate annue di rifiuti, proporzionate alle esigenze della provincia e non alle ambizioni di chi vuole fare soldi con la spazzatura, con un ristoro ambientale per tutti i Comuni del comprensorio, perché il termovalorizzatore si fa a Salerno, ma di fatto insiste sulla Piana del Sele». In ogni caso si chiedono tempi rapidi. Anche perché il ritardo sul termovalorizzatore ha riaperto la strada alla realizzazione della Centrale termoelettrica e i due impianti non possono essere realizzati sullo stesso sito nella zona industriale di Salerno.

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