Si accelera sull’apertura del sito di compostaggio e sulla bonifica della discarica di Ferrandelle

Via tutte le ecoballe da San Tammaro

Il commissariato di governo dà inizio alle operazioni: da rimuovere 18 mila imballaggi ammassati da oltre un anno
20 settembre 2009 - Lorenzo Calò
Fonte: Il Mattino

Certo, per liberare l’intero sito occorreranno almeno 4 mesi ma l’iter è ormai avviato e rappresenta un altro tassello per l’autosufficienza della provincia di Caserta nella gestione e nel controllo del ciclo dei rifiuti. È infatti iniziata la rimozione delle ecoballe accantonate nei pressi della discarica di San Tammaro: un volume complessivo di 18 mila balle che per decisione della struttura del sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso, erano state posizionate sulle piazzole di San Tammaro da giugno 2008. La qualità delle balle risulta già controllata e sottoposta alle verifiche tecniche condotte dalla stessa struttura di missione: dunque le stesse balle hanno tutti i requisiti per essere convogliate nel termovalorizzatore di Acerra.
Ma i tempi non saranno brevi. A coordinare gli interventi il generale Sandro Mariantoni. Al momento le operazioni di svuotamento della piazzola procedono al ritmo di 300 tonnellate al giorno; saranno necessari quindi alcuni mesi – meteo permettendo – per completare le operazioni, avviare il revamping del sito e procedere più speditamente all’attivazione dell’impianto di compostaggio, la prima vera struttura in Campania in grado di trattare la frazione organica e consentire un notevole risparmio sui costi oltre a un’autosufficienza pressoché totale nella gestione del ciclo integrato.
Ne sono convinti anche i responsabili della Gisec, la società provinciale dei rifiuti (il primo esempio realizzato in Campania, come osservato dall’assessore regionale all’ambiente Walter Ganapini e dalla stessa struttura commissariale) istituita su impulso del commissario della Provincia, prefetto Biagio Giliberti, e presieduta dal professor Vincenzo Pepe.
Restano da definire la figura e il ruolo del dg o dell’ad della stessa società retta per ora da un consiglio di amministrazione composto da tre membri, incluso il presidente. Nei prossimi giorni il nodo dovrebbe essere sciolto. La stessa Gisec presenterà a giorni il piano industriale e il prospetto operativo in cui il futuro impianto di compostaggio di San Tammaro costituirà un piatto forte: per la possibile apertura si parla di dicembre.
È invece il consorzio Salerno 2 a gestire la discarica di San Tammaro. Soddisfazione è stata espressa dalla struttura di Bertolaso per il rispetto del cronoprogramma. L’entrata a regime della discarica di San Tammaro consentirà l’inizio delle operazioni di svuotamento e messa in sicurezza del sito di Ferrandelle, chiuso lo scorso aprile dopo 14 mesi di attività e 502 mila tonnellate di immondizia – proveniente da tutta la Campania – di volta in volta sversata. Proprio per la messa in sicurezza di Ferrandelle, a Santa Maria la Fossa, la struttura del sottosegretario ha concluso la gara con procedura negoziata per l’affidamento dei lavori per un importo di oltre 500 mila euro. L’entrata a regime dell’intero complesso di San Tammaro prevede un investimento iniziale di circa 30 milioni di euro, un budget complessivo di 57 milioni per un invaso di un milione e 600 mila metri cubi che dovrà assorbire anche l’intera capienza della discarica di Ferrandelle.

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