Termovalorizzatore. Cirielli: il governo revochi a De Luca i poteri commissariali

27 agosto 2009 - Felice Naddeo
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

La Provincia ha chiesto, formalmente, al go­verno di revocare i poteri com­missariali per la costruzione del termovalorizzatore al sin­daco di Salerno Vincenzo De Luca. In una lettera inviata al premier Silvio Berlusconi e al ministro dell’Ambiente Stefa­nia Prestigiacomo, i vertici di Palazzo Sant’Agostino hanno rivendicato la gestione del ci­clo integrato dei rifiuti e, quin­di, anche dell’impianto di smaltimento finale. Ma per il presidente della Provincia Ed­mondo Cirielli, la richiesta avanzata al governo ha una motivazione più tecnica che politica. «E’ evidente che è no­stra la responsabilità di mette­re a sistema il ciclo dei rifiuti — precisa il parlamentare — ed è altrettanto visibile, anche da troppo tempo, l’inattività del commissario di governo per la costruzione del termo­valorizzatore. Adesso se il suo immobilismo sia causato dal­la sua volontà o da cause ester­ne, non sta a me valutarlo. Mi interessa solo accelerare le procedure che garantire agibi­lità operativa alla Provincia che è attesa da un difficile compito».

Cirielli plaude all’azione av­viata, sempre in materia di ri­fiuti, dall’assessore all’Am­biente Giovanni Romano — «sta lavorando in maniera ec­cellente » precisa il presidente della Provincia — ma al suo delegato riconosce soprattut­to l’aver iniziato un percorso per recuperare il mare salerni­tano dall’inquinamento. «Pur­troppo abbiamo registrato una situazione incresciosa a Salerno e in diversi altri punti del territorio — ha sottolinea­to capo dell’esecutivo di Palaz­zo Sant’Agostino — Romano ha lanciato due importanti ini­ziative: l’istituzione della poli­zia ambientale e il tavolo blù al quale parteciperanno subi­to i sindaci dei 17 Comuni del litorale salernitano. Bisogna mettere a punto, da subito, un piano di controllo ed una se­rie di interventi strutturali per la depurazione. Il problema non è solo turistico, ma anche di salute per i nostri concitta­dini ». In programma c’è l’ap­palto per quattro mini-depura­tori che dovrebbero contribui­re a ridurre l’immissione diret­ta in mare di liquami fognari.

Tra i punti centrali dell’atti­vità di governo del presidente di Palazzo Sant’Agostino c’è, soprattutto, l’aeroporto. Ieri, dopo l’invito di accelerare le procedure per l’ingresso di Ge­sac nella gestione dello scalo picentino, un nuovo affondo. Stavolta diretto, in maniera critica, al parlamentare del Pd Fulvio Bonavitacola e al presi­dente della Camera di Com­mercio Augusto Strianese. «In­nanzitutto tutto basta con la guerra istituzionale che fino ad oggi il Comune di Salerno e la Provincia hanno fatto con la Regione — insiste Cirielli — secondo me la Gesac è il partner ideale per la gestione dello scalo visto che si interes­serà di Grazzanise e già con­trolla Capodichino. In una otti­ca di sistema integrato regio­nale, mi sembra questa l’op­portunità più valida. Chiaren­do, però, che l’aeroporto saler­nitano deve avere un suo ruo­lo e una sua peculiarità. Poi, in questi giorni, ho sentito parlare Bonavitacola e Striane­se di gestione e di poltrone per il controllo dello scalo. Forse non hanno ancora capi­to che il problema è di natura diversa: l’aeroporto è chiuso. E quei voli per Verona non ser­vono a niente. E’ anche para­dossale che abbiamo fatto un accordo con Air Dolimiti che prevede il pagamento di una quota se il numero dei passeg­geri non è adeguato alle aspet­tative delle compagnia. Allora smettiamola con le polemiche e cerchiamo di trasformare questo aeroporto da carrozzo­ne a struttura operativa al ser­vizio del territorio». Infine Ci­rielli, che ieri mattina a delega­to l’assessore Antonio Ianno­ne ad incontrare i docenti pre­cari, ha inviato una lettera al ministro Gelmini per chiede­re una verifica sui tagli. «Ci ri­sulta una anomalia — conclu­de il presidente della Provin­cia — riduzioni di personale che dovevano essere fatte a Napoli sono state realizzate a Salerno. Questo non lo per­metteremo ».

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