Primi accumuli di sacchetti e frazioni dei riciclabili L’Av2 Ecosistema non riesce più a pagare i suoi fornitori

Ariano e Alta Irpinia, emergenza rifiuti

Cosmari in affanno per il mancato introito di 4 milioni dai Comuni.
Chiesto l’intervento del Prefetto
17 settembre 2009 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Un copione già visto, pur con attori diversi. Da un Cosmari, l’Avellino 1, si passa all'altro, quello arianese. Ma le difficoltà sono le stesse. Molti comuni sono morosi nei confronti di consorzio e società di gestione, l'Av2 Ecosistema, il meccanismo si inceppa ed i servizi sono a rischio. Le organizzazioni di categoria esprimono grossa preoccupazione per la situazione e presentano la richiesta di un incontro per fare valutare soluzioni che possano garantire la ripresa del sistema e la chiusura del ciclo. Il credito vantato dal braccio operativo del Cosmari Avellino 2 è di circa 4 milioni di euro. L'Av2 Ecosistema non è, dunque, nelle condizioni di onorare i contratti con i fornitori e gli impianti di smaltimento dei materiali raccolti. E il servizio viene effettuato a singhiozzo, addirittura sospeso, per diverse frazioni della raccolta differenziata, in alcuni comuni. Testimonianza sono i cassonetti nuovamente stracolmi con, in alcuni casi, sacchetti accumulati lungo strade e marciapiedi, in diversi centri di competenza del consorzio arianese. «Una situazione - evidenzia Michele Caso della Cisl - che si aggrava con il passare dei giorni. La società è in affanno da tempo, ma adesso le difficoltà si stanno acuendo notevolmente. Si rischia, per mera negligenza amministrativa, di vanificare tutto quanto di buono è stato realizzato negli ultimi anni. Inoltre, questa situazione non solo non favorisce le prospettive ma le complica». I presidenti di consorzio, Vincenzo Sirignano, e società, Tobia Chieffo, hanno scritto una lettera ai comuni per sollecitare i pagamenti. Missiva inviata per conoscenza anche ad amministrazione provinciale e Prefettura. «Siamo in sofferenza da tempo - dichiara Chieffo - e abbiamo cercato di tamponare le difficoltà con tutte le alchimie possibili. Proviamo a garantire sempre il servizio, dando priorità ai comuni virtuosi, potendo fare affidamento sulla stazione di trasferenza di Flumeri e sull'impianto dell'umido di Teora, dove riusciamo a trasferire e lavorare parte della frazione organica quotidianamente raccolta nei comuni. Purtroppo, il blocco di alcune forniture e servizi ci ha costretto ad interrompere la raccolta delle frazioni minori di differenziata in numerosi centri. La società si sta adoperando in tutti gli sforzi possibili per provare ad evitare un blocco dell'intero servizio. Continuiamo a tamponare affidandoci ad ogni soluzione. Ma non è immaginabile proseguire lungo questa strada: i comuni devono rientrare di quanto dovuto». «Più che il servizio - aggiunge il presidente del Cosmari Sirignano - è in discussione lo smaltimento dei materiali raccolti. Il sistema si autogestisce, quindi i comuni devono comprendere che bisogna creare le condizioni per pagare fornitori ed impianti. Abbiamo effettuato sollecitazioni, consapevoli che gran parte delle difficoltà derivano dal blocco dell’attività dei comuni a causa del recente periodo elettorale»

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