La sfida di Gambacorta: così gestiremo i rifiuti
Al lavoro per il superamento della fase emergenziale e l’avvio della gestione ordinaria del ciclo integrato dei rifiuti. L’assessore provinciale all’Ambiente, Domenico Gambacorta, illustra all’assemblea dei sindaci del Cosmari Av1 il percorso intrapreso da Palazzo Caracciolo verso la costituzione del nuovo soggetto responsabile e la gestione dell’intero ciclo su base provinciale. Un percorso che Gambacorta dimostra di voler costruire in un clima di dialogo e di massima collaborazione con le istituzioni locali. Intanto, l’assemblea dei sindaci provvede all’integrazione del consiglio di amministrazione, con l’elezione del nuovo vice presidente, carica rimasta vacante dopo le dimissioni di Sergio Trezza, diventato assessore del comune capoluogo. L’assemblea affidato la carica, con solo due astenuti e nessun voto contrario, a Salvatore Cucciniello, consigliere comunale di Avellino del Pd. Soddisfatto dell’iniziativa di Gambacorta e della grande partecipazione di amministratori il presidente del Cosmari, Antonio Caputo. «L’assessore - evidenzia - ha mostrato grande disponibilità e attenzione alla problematica. Ho garantito personalmente il mio impegno a lavorare fino all’ultimo giorno per assicurare un passaggio di consegne nelle migliori condizioni». Gambacorta si sofferma sui vari aspetti del ciclo integrato, dall’ipotesi di costituzione di una società unica di controllo che coordini più soggetti cui affidare la gestione di raccolta e impiantistica, alla necessità di chiudere il ciclo con lo smaltimento dei rifiuti, fino alla questione dei livelli occupazionali. «Uno dei principali nodi - dice - riguarda il completamento a monte del ciclo integrato. Savignano ha un’autonomia limitata e senza nuovi impianti la provincia rischia di andare in crisi tra dodici mesi. Dobbiamo, dunque, avere la capacità politica di individuare nuovi siti. Non c’è la volontà di aprire ulteriori discariche o mega discariche sul territorio provinciale. Abbiamo, invece, contatti in corso con il Comune e la Provincia di Salerno e stiamo valutando la fattibilità e l’opportunità di utilizzo del termovalorizzatore». Il sindaco Vincenzo De Luca ha sondato la disponibilità delle province di Avellino e Benevento per l’impiego dell’impianto che sorgerà a Pontecagnano, in modo da raggiungere la capacità annua di 400mila tonnellate. Ora sono al vaglio i costi dell’operazione e le eventuali difficoltà relative al trasporto. L’obiettivo prioritario resta, comunque, quello di completare e migliorare gli impianti esistenti, magari attraverso la creazione di una linea per il compostaggio a Pianodardine e un sito per i Raee, per ridurre la quantità di rifiuto da trasferire in discarica. Proprio l’impiantistica rappresenta il primo capitolo che verrà affidato al costituendo ente gestore. «Una società a capitale interamente pubblico. - aggiunge l’assessore provinciale all’Ambiente - che potrebbe prevedere il coinvolgimento dei comuni». È ipotizzabile, nella prima fase, il trasferimento al nuovo soggetto esclusivamente della parte relativa all’impiantistica, con una gestione stralcio per la raccolta che sarebbe ancora affidata alle società attualmente impegnate, l’Asa e l’Av2 Ecosistema. Scompariranno, invece, i due Cosmari. Potrebbe essere nominato, a riguardo, un commissario liquidatore per la valutazione degli stati patrimoniali, del rapporto creditori-debitori e la chiusura di tutte le pendenze. Ampie garanzie per i lavoratori del comparto. «La nuova società - dice Gambacorta - non potrà partire con un fardello pesante sulle spalle ma è certo che tutti gli addetti del settore saranno tutelati, attraverso un sistema di massima concertazione con i comuni. Il costituendo soggetto assorbirà tutti i lavoratori degli Stir». Ipotizzabile anche un piano di prepensionamenti.