«Formicoso, la battaglia non è ancora vinta»
Le dichiarazioni rilasciate dal generale Mario Morelli al «Mattino» sono state accolte con soddisfazione dalla gente del Formicoso, di Andretta e dell'Alta Irpinia. Ma, come evidenzia il sindaco di Bisaccia, Salvatore Frullone, «siamo rimasti scottati troppe volte per poter essere del tutto tranquilli». La tensione e la paura hanno comunque lasciato spazio all'ottimismo. La speranza di non dover combattere più contro l'incubo rifiuti si fa sempre più concreta. La scelta della struttura commissariale di non mettere in campo nuove azioni prima del 31 dicembre, termine ultimo della gestione emergenziale, lascia immaginare la possibilità che il Formicoso possa rimanere incontaminato. «Come amministrazione comunale - dichiara l'assessore ai lavori pubblici del comune di Andretta Nicola D'Ascoli - prendiamo atto che il Commissariato per l'emergenza rifiuti ha assunto una posizione molto responsabile e di grande rispetto istituzionale nei confronti delle cinque province campane che dal prossimo primo gennaio saranno chiamate ad affrontare la questione rifiuti attraverso la costituzione di apposite società. Le dichiarazioni del generale Morelli sono in linea con quanto dichiarato dal presidente del Consiglio ad Avellino e con quanto richiesto dal Presidente della Provincia Sibilia, al quale diamo atto di un forte impegno e di grande coerenza sul tema dei rifiuti. Quando le istituzioni dialogano i risultati non mancano e le popolazioni sono garantite. Il problema dei rifiuti non è certamente risolto, ma sicuramente le istituzioni elettive, dopo quindici anni, hanno l'occasione di riappropriarsi di un ruolo che, se ben interpretato, potrà definitivamente normalizzare la gestione del ciclo integrato, senza ulteriormente oltraggiare il territorio e le popolazioni che lo abitano». «Le parole di Morelli - aggiunge ancora Frullone - rappresentano un segnale assai positivo. Il passaggio delle competenze alle amministrazioni provinciali rende la situazione assolutamente più controllabile». Oggi, intanto, incrociano le braccia i lavoratori dei sette impianti Stir della Campania. Attività bloccata, dunque, anche a Pianodardine, dove ogni giorno arrivano decine di compattatori dai comuni del Comari Av1 e del napoletano. «I poteri commissariali - evidenzia Michele Caso della Cisl - terminano il prossimo 31 dicembre ma, allo stato, non c'è chiarezza sulle prospettive. Le nuove società provinciali che dovranno accollarsi la gestione non sono pronte ed i lavoratori degli Stir non hanno alcuna garanzia occupazionale. Tra l'altro, nei prossimi giorni la struttura commissariale potrebbe emanare una nuova ordinanza per semplificare l'iter di creazione dei nuovi soggetti gestori ed il conseguente trasferimento di competenze. È necessario snellire i tempi e fare chiarezza sulle prospettive di tutti i dipendenti del comparto». Domani, invece, si riunirà l'assemblea dei sindaci del Cosmari Av1. All'ordine del giorno l'integrazione del consiglio di amministrazione, con l'elezione del nuovo vice Presidente dopo le dimissioni di Sergio Trezza, nominato nell'Esecutivo del comune di Avellino. L'assemblea è stata convocata, altresì, per discutere delle prospettive in virtù della cessazione dei poteri commissariali e del passaggio di competenze alle costituende società provinciali. In questo senso è previsto l'intervento dell'assessore provinciale all'ambiente Domenico Gambacorta che illustrerà l'attività dell'ente di palazzo Caracciolo finalizzata alla costituzione del nuovo soggetto che sarà chiamato alla gestione del ciclo integrato. La provincia di Avellino potrebbe optare, come ventilato anche negli ambienti della struttura commissariale, per una gestione in comune con la provincia di Salerno.