Domicella, sigilli all’area abusiva
GIOVANNI SPERANDEO Domicella. L’incendio doloso nel fondo privato di località Teverola, frazione di Domicella, trasformato in discarica abusiva, ha visto all’opera per ore i vigili del fuoco. Dai primi riscontri di polizia e pompieri emerge che ad appiccare le fiamme è stata la mano dell’uomo. Sull’episodio stanno indagando gli agenti del commissariato di Lauro, diretti da Marco Napoli. Mille i metri quadrati occupati da rifiuti altamente inquinanti, quelli interessati dalle fiamme che hanno richiesto anche accertamenti da parte dell’Arpac. Ìntanto è scattata la denuncia per il proprietario del fondo, un cinquantasettenne del nolano: l’accusa è inquinamento ambientale. L’area è stata sottoposta a sequestro giudiziario ed affidata, temporaneamente, alla custodia del comune di Domicella. «In quel terreno abbandonato c’è di tutto - affermano alcuni degli uomini intervenuti per domare l’incendio - : una vera bomba ecologica». Scarti tessili e industriali, elettrodomestici, bottiglie, la carcassa di un’auto e addirittura quella di un camion. Anche una baracca è crollata sotto l’intensità del fuoco: in piedi sono rimasti solo i piloni. Poco dopo la mezzanotte gli operatori sono riusciti ad avere ragione delle fiamme. Il fumo, vista la natura dei rifiuti tossici speciali ritrovati nel fondo, ha allarmato i soccorritori. Scattata la segnalazione, è intervenuta la polizia. Avviate le indagini che hanno portato alla individazione del proprietario del fondo ed alla conseguente denuncia nei suoi confronti per violazione della normativa sulla tutela ambientale. Gli inquirenti sottoporrano a giorni l’indagato ad interrogatorio per capire le ragioni per cui un terreno, destinato a scopi agricoli, sia diventato una discarica abusiva. Gli investigatori intendono accertare se il cinquantasettenne residente nel nolano ricevesse danaro per lasciare scaricare i rifiuti nell’area di sua proprietà. La mole di materiale rinvenuta lascia presumere la presenza di un accordo per l’utilizzo a discarica di ogni genere di scarto. Proprio per la pericolosità della situazione è intervenuta anche l’Agenzia regionale per la tutela ambientale al fine della completa bonifica dell’area. Una prima quantificazione e catalogazione dei rifiuti è stata fatta dal personale della polizia scientifica e dai vigili del fuoco. Ma le verifiche tecniche passeranno adesso per competenza all’Arpac per valutale l’impatto ambientale e la successiva messa in sicurezza dell’area.