Mezzi della Forestale e voli aerei per domare centinaia di focolai I piromani in azione nelle zone più difficilmente raggiungibili

Fiamme e speculazioni, Ischia sotto assedio

Da una settimana isola senza tregua: roghi nella notte, devastate pinete e costoni. La regia di criminali
13 settembre 2009 - FABIO JOUAKIM
Fonte: Il Mattino

Ischia. I mezzi dei vigili del fuoco escono per l’ennesimo allarme alle 4 del mattino, per rientrare cinque ore e mezzo dopo. Stavolta si tratta di un focolaio domato nella zona di Buonopane, a Barano, mentre la notte prima riprendevano a bruciare Cannole e la collina di Terranera. «Tutto regolare, finora» dice nel pomeriggio un casco rosso, sapendo che è di sera che bisogna aver paura. Alle 19, a conferma, brucia la zona dell’Olmitello, sopra la spiaggia dei Maronti. Un’emergenza continua, nell’estate maledetta di Ischia: ad agosto i blackout che l’hanno lasciata al buio e ora i roghi fino alle case (spesso abusive. Ai Maronti, dopo l’incendio di due giorni fa che ha avvolto la collina da Sant’Angelo a Cava Scura, la falesia di tufo è un ricordo. Al posto di fichi d’india e rovi un tappeto nero. E rispetto agli altri anni è andata bene, dicono gli esperti, volgendo lo sguardo alla pineta di Casamicciola, di fronte al Castiglione, divorata dalle fiamme. Ma perché? Cosa c’è dietro? Le voci che si accavallano sull’isola portano a tre piste. La prima: a provocare gli incendi sono i bracconieri. Alle porte c’è l’inizio della stagione di caccia, e il rogo servirebbe a passare con i cani dove oggi ci sono arbusti e sterpaglie. Anche l’anno scorso non mancarono gli incendi, ricordano gli addetti. Ma furono quasi tutti concentrati a Forio. Ora, seguendo i roghi, si fa il giro dell’isola: Casamicciola, Buonopane e Schiappone a Barano, Serrara Fontana, Montecorvo e Santa Maria al Monte a Forio, dove i sentieri dei boschi sono più occlusi. La seconda spiegazione è sussurrata: più incendi ci sono da domare, più personale è necessario per gli interventi, più si assume. E ancora: perché non si indaga su proprietari dei fondi e speculazione edilizia? Perché da anni bruciano le stesse aree, come la pineta di Casamicciola già in fiamme tre anni fa? Accuse e sospetti si moltiplicano, ma secondo i carabinieri per nessuno dei roghi di Ischia è stato trovato un innesco. «Non abbiamo elementi - dice il capitano Andrea Zapparoli, comandante della compagnia dei carabinieri - che ci possano far definire dolosi questi incendi. Nemmeno la Forestale ha trovato inneschi. Non dimentichiamo che è stata un’estate torrida, da maggio a oggi non c’è stata pioggia. Su un terreno secco è evidente l’effetto che una scintilla può avere». In ogni caso, i carabinieri hanno aumentato le attività preventive: «Uomini in abiti civili controllano i boschi per bloccare i malintenzionati». Possibile che l’autocombustione spieghi tutto? Non per i vigili del fuoco. «Non abbiamo mai trovato il corpo del reato: ma è lampante che in alcune zone la mano dell’uomo sia stata fondamentale. Capisco che al Castiglione una coppia in auto possa avere buttato una cicca accesa. Ma anche il giorno dopo e quell’altro ancora?». A dare parola ai dubbi è Mario Costantino, caporeparto del distaccamento dei vigili del fuoco di Ischia. «Come mai – prosegue – gli incendi si sviluppano sempre in serata, quando c’è meno controllo?».

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