Ferrandelle, chiusa la gara per completare il sito
È la Dacoma Costruzioni srl, impresa di Casal di Principe, la società che è risultata prima in graduatoria nella gara a procedura negoziata esperita dalla struttura del sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso per il completamento e la messa in sicurezza del sito di Ferrandelle. Complessivamente sono state 87 le imprese concorrenti, 85 quelle ammesse, di queste 63 hanno presentato un’offerta mentre 3 offerte sono state escluse dalla valutazione. Il criterio di assegnazione è stato determinato mediante ribasso sull’elenco prezzi posto a base dell’appalto. L’apertura delle buste è avvenuta lo scorso 2 settembre. Con questa operazione si è perfezionata la procedura avviata dalla struttura commissariale per la realizzazione della bonifica e della messa in sicurezza della discarica di Ferrandelle a Santa Maria la Fossa. I dettagli tecnici sono stati definiti dal pool di missione, coordinato dal maggior generale Sandro Mariantoni e dal responsabile del procedimento Nicola Dell’Acqua. L’area di impianto dell’intervento si estende su circa 270 mila mq; attualmente il totale delle superfici impermeabilizzate è di circa 90 mila mq e ciascuna piazzola è dotata - a sua volta - di aree di stoccaggio del percolato con relativo impianto di aspirazione. I lavori previsti dal progetto riguardano, in sostanza, l’esecuzione di opere di completamento della sistemazione dell’ingresso secondario, la messa in sicurezza, l’adeguamento delle vasche di raccolta dell’acqua piovana, la piantumazione di alberi di alto fusto per «arricchire» di zone verdi il sito. L’importo dei lavori è di circa 520 mila euro (519.962 per la sola parte tecnica), somma che lievita a 610mila e 955 euro comprendendo anche gli oneri. A detta dei vertici della struttura di Bertolaso «si tratta di un fondamentale intervento per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia del territorio». Non a caso, nella relazione tecnica che accompagna il capitolato d’appalto, è stata allegata una minuziosa sezione relativa ai piani di sicurezza anche con la valutazione dell’impatto rappresentato da tali interventi. E intanto, continuano anche le opere di realizzazione e di ampliamento del sito di San Tammaro. L’entrata a regime della discarica di San Tammaro consentirà l’inizio delle operazioni di svuotamento e messa in sicurezza del sito di Ferrandelle, chiuso lo scorso aprile dopo 14 mesi di attività e 502 mila tonnellate di immondizia - proveniente da tutta la Campania - di volta in volta sversata. L’avvio dell’impianto di San Tammaro (l’area ribattezzata «Maruzzella 3») costituisce tra l’altro uno dei primi tasselli della cittadella del ciclo integrato del trattamento dei rifiuti: già pronta la piazzola per le ecoballe (15 mila), un investimento iniziale di circa 30 milioni di euro, un budget complessivo di 57 milioni per un invaso di un milione e 600 mila metri cubi che dovrà assorbire anche l’intera capienza della discarica di Ferrandelle. Il progetto prevede pure la realizzazione di un impianto di compostaggio e si ricollega all’opzione relativa al costituendo termovalorizzatore di Santa Maria la Fossa, per ora in stand by in attesa della definizione del piano regionale. Confermati invece (ancora ieri dallo stesso presidente del Consiglio Berlusconi) lo schema degli inceneritori di Acerra e Napoli, «un prototipo che - ha detto il premier - potremmo realizzare anche in altre regioni come Sicilia, Calabria e anche Lazio».