Liquami sversati nella Grotta Azzurra in aula il carabiniere che vide tutto

9 settembre 2009 - l.d.g.
Fonte: Il Mattino

Ha visto sversare liquami neri nelle acque di Capri. Da un furgone, attraverso una pompa, direttamente in mare a poche bracciate dalla grotta azzurra. Aula 218, Tribunale di Napoli, parlano i testi del pm Federico Bisceglia. E lo fanno per confermare le accuse che tengono ai domiciliari due dipendenti della Ecology srl (Salvatore Guerriero, di 28 anni, e il suo collega Salvatore Criscuolo, 52), arrestati in flagranza lo scorso 17 agosto, nel pieno delle polemiche sul rischio inquinamento nell’isola azzurra. Ieri, dunque, la conferma delle accuse di sversamento abusivo sostenute dal pm Federico Bisceglia, nel corso del processo che si celebra con il rito direttissimo. Tocca al carabiniere Raniero Pistola riassumere il blitz della notte del 17 agosto: «Ero appostato dietro al parcheggio di un ristorante, quando ho visto dare inizio allo sversamento: in un breve tratto di strada oscuro, c’era un uomo accanto al furgone, con una pompa sversava liquido nero. Prima era poco, poi dalla pompa ho visto tantissimo liquido nero scendere in mare». La parola passa ai tecnici, poi in aula si ragiona sull’opportunità di effettuare una trasferta a Capri per ricostruire la dinamica del presunto sversamento abusivo. Scelta respinta al termine di una lunga camera di consiglio. La parola passa ora alle parti. Tocca prima al pm, poi agli imputati, a partire dalla Ecology srl, rappresentata dal penalista Enrico Ranieri, ricostruire un episodio che ha a lungo catalizzato l’attenzione della stampa nazionale. In aula ieri mattina anche il penalista Luigi Tuccillo, che rappresenta i comuni di Capri e Anacapri, che si sono costituiti parte civile, ma anche associazioni di albergatori capresi che si ritengono danneggiati da quanto avvenuto lo scorso agosto. Diversa la posizione degli imputati, per i quali non è possibile parlare di uno sversamento abusivo, ma di un episodio estemporaneo da collocare in una prospettiva differente rispetto a quella della Procura. Prossima udienza, con la probabile sentenza, martedì prossimo.

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