La Protezione civile «Una giornata nera Con il vento e la siccità avremo altri problemi»

Notte di fuoco a Ischia, allarme evacuazione

Fiamme vicine alle case. Paura a Pozzuoli, devastati Astroni e Solfatara. Dal Matese al Cilento 60 roghi
8 settembre 2009 - Salvo Sapio
Fonte: Il Mattino

Incendi dolosi A Ischia si è rischiato grosso. Due notti da incubo. Case lambite dalle fiamme, famiglie pornte per essere evacuate o momentaneamente allontanate dalla residenze. Alta tensione nell’isola e in una regione battuta dal vento forte e dalle fiamme. Pozzuoli, Acerra, Torre del Greco, Roccarainola, Ercolano, Maiori, Casal Velino, Mercato San Severino, Mignano Montelungo, Rotondi. Basta l’elenco dei Comuni in cui ieri si è registrato l’allarme incendi per dare il senso di una giornata pesantissima per la quantità e le dimensioni dei roghi, dall’entroterra alla costa, con la provincia di Napoli che paga un prezzo molto alto. «Le prossime ore rischiano di essere ancora più difficili perché le condizioni peggioreranno - spiega il generale Luciano Massetti, responsabile dell’attività aerea della Protezione civile - il vento potrebbe alimentare alcuni focolai. È stata una delle peggiori giornate dell’estate». Situazioni ad alta tensione a Ischia. L’allerta è scattata per roghi in un’area che attraversa i Comuni di Serrara Fontana, Forio e Casamicciola. Ferita ancora una volta la pineta del Castiglione. «Riteniamo che questi fenomeni abbiano una natura dolosa - spiega infatti il comandante provinciale del Corpo Forestale, Vincenzo Stabile -. Stiamo cercando di fronteggiare questa grave emergenza che ha avuto una recrudescenza notevole anche rispetto agli anni scorsi, in controtendenza con quanto si è verificato in altri luoghi della provincia di Napoli». Allarme molto alto anche a Pozzuoli con quattro vasti fronti di fuoco: in fiamme la zona degli Astroni e la corona superiore della Solfatara. Fiamme sulle pendici del monte Barbaro al confine con il rione Toiano e la Tangenziale; focolai nei pressi dell’Accademia e di Monte Nuovo. Anche qui le fiamme sono state pericolosamente vicine alle case. Ieri la Protezione civile ha utilizzato 23 mezzi (tra aerei ed elicotteri). «Il problema principale di questa giornata - spiega una nota dell’Aib, il servizio regionale antincendi - è il vento forte». Resta il caso di una giornata in cui si è registrato un numero di roghi praticamente pari a quelli di tutta la stagione estiva. «L’estate è cominciata in ritardo - spiega il generale Massetti - dopo un inverno molto piovoso c’è molto verde, vegetazione che dopo due mesi senza precipitazioni è asciutto. Condizioni ideali, purtroppo, al propagarsi di incendi». Serrata l’attività di prevenzione messa in campo in questa settimane (con un bilancio positivo), difficile prevenire i troppi roghi dolosi. Rispetto ai roghi di Ischia, il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo non esita a parlare di «regia criminale. Stesso rogo, stesso posto. A distanza di settimane. Due indizi fanno una prova. Non basta l’attività esemplare delle forze dell’ordine e del corpo forestale ogni estate, in prima linea nelle attività di spegnimento, informazione, avvistamento e controllo del territorio. Una guerra ancora più difficile se si pensa che oltre il 60% degli incendi in Campania è di origine dolosa».

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