La svolta dopo l’incidente denunciato dai barcaioli nella Grotta Azzurra La difesa: ritardi burocratici

Capri, dai pm ultimatum ai gestori di piscine

Il sindaco ordina al titolare del lido Nettuno: subito le autorizzazioni o bloccheremo l’attività
2 settembre 2009 - Giuseppe Crimaldi
Fonte: Il Mattino

I risultati dell’ultimo blitz erano giunti in Procura qualche giorno fa. Sul tavolo del pubblico ministero Federico Bisceglia, titolare dell’inchiesta sul presunto inquinamento del mare di Capri, l’informativa del Noe - il nucleo operativo ecologico dei carabinieri, che il 27 agosto scorso avevano eseguito una serie di accertamenti e verifiche presso alcuni stabilimenti balneari che si trovano non lontano dallo specchio di mare prospiciente la Grotta azzurra. Ora i risultati di quell’informativa sono all’attenzione del sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta, che ha inviato una comunicazione al titolare del lido «Nettuno» nella quale gli chiede di produrre alcuni permessi indispensabili al continuamento del regolare funzionamento della piscina con acqua di mare. Era stata la stessa Procura a sollecitare al primo cittadino di Anacapri questa sorta di diffida. «In seguito ai controlli sul territorio eseguiti dal Nucleo operativo ecologico dei carabinieri il 27 agosto scorso - questo si legge nelle carte dell’indagine - e premesso che è stato accertato che lo stabilimento balneare “Nettuno” non dispone della necessaria autorizzazione dello scarico a mare, si invita a produrre una dettagliata relazione tecnica che verifichi la regolarità di tutte le condizioni di natura igieniche del caso». La comunicazione è stata già notificata a Ciro Perrella, titolare dello stabilimento che sorge proprio sulla Grotta azzurra, dove il 25 agosto si verificò un misterioso intossicamento denunciato da 11 barcaioli che traghettavano i turisti all’interno dell’antro marino. Alle indagini della Procura si affiancano dunque a questo punto anche gli accertamenti tecnico-amministrativi demandati al Comune. Nell’atto fatto notificare al titolare del «Nettuno» dall’amministrazione comunale viene chiaramente indicato anche il termine utile entro il quale dovrà essere dimostrata la regolarità e la correttezza di tutta la documentazione igienico-sanitaria relativa agli scarichi in mare: le 14 di oggi. «Le piscine dello stabilimento - si legge in una nota diffusa dal titolare del «Nettuno», Ciro Perrella - unitamente alla parte impiantistica, risultano progettate e costruite a suo tempo nel rispetto delle normative. «Per quanto concerne lo scarico a mare - precisa ancora Perrella - questo avviene una volta l’anno. Le acque, prima di raggiungere il mare aperto vengono accuratamente neutralizzate con azzeratore di cloro munito di pompetta elettronica temporizzata. In ogni caso le acque di scarico risultano prive di cloro: le piscine vengono infatti svuotate quando la percentuale di cloro in vasca risulta pari a zero». Perrella precisa anche di essere in regola con tutte le autorizzazioni, specificando tra l’altro di aver inoltrato già da tempo «una regolare istanza presso la Provincia di Napoli con successiva integrazione. La pratica ancora non risulta evasa».

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