Camaldoli, le vasche diventano discariche
Ancora una volta cumuli di rifiuti speciali vengono rinvenuti nei quartieri di Napoli. Un cantiere ancora attivo ed aperto, nella parte bassa della selva dei Camaldoli, è diventato una piazzola di sversamento di copertoni di auto e camion. Ed ogni giorno, nonostante i braccianti continuino a operare nell’area delimitata dai cartelli “lavori in corso”, i copertoni aumentano. E’ quanto succede al confine tra Pianura ed i Camaldoli, nella zona in cui sorge il tanto discusso cantiere che ha consentito allo Stato di sventrare letteralmente parte della selva dei Camaldoli per intervenire sul dissesto idrogeologico, oggi sito di scarico per rifiuti speciali. Una stradina sterrata, in ripida pendenza, che dalla rotonda viaria che è l’ingresso di Pianura scompare tra case e fabbricati vari, per poi riallargarsi in uno spiazzo polveroso e sterrato, proprio al limite inferiore della verde collina camaldolese. E qui il degrado è evidente in una area di oltre 50 metri quadrati. Ci sono decine di pneumatici infilati anche nelle fessure del mastodontico muro di cemento armato tirato su dalla ditta edile incaricata dal Comune. Ed il colore della gomma testimonia che non sono stati depositati da molto. E se gli operai devono lavorare in una zona occupata dai rifiuti, essi vengono spostati altrove. Mai rimossi però dal sito. “E’ uno spettacolo da inferno dantesco – afferma il consigliere municipale Giovanni Palmers – dove i dannati sono costretti a lavorare senza poter far uso degli occhi. Nessuno vede, nessuno sente, nessuno interviene. I copertoni sono lì, e proliferano. Ho fatto foto in giorni diversi, ed è evidenti che essi vengano spostati e scagliati altrove, ma sempre all’interno del cantiere. Inoltre, a pochi metri di distanza, persistono carcasse di vetture abbandonate e rifiuti di ogni genere alcuni dei quali dati regolarmente alle fiamme. Allora mi domando – continua il consigliere – a chi sarà attribuita la responsabilità per il mancato controllo dell’area del cantiere?; e chi smaltirà i rifiuti abbandonati?”. Palmers sostiene di aver documentato con foto e video la situazione della zona, già abbondantemente colpita dalla piaga dell’abusivismo edilizio. Ma senza alcun risultato. E la zona non è solo cantieri, ma anche area abitata. “E’ intollerabile che, tra le altre cose, della zona ci siano state riprese aeree, specie durante i gravi incendi delle settimane scorse, ed anche quelle siano state ignorate. L’amministrazione cittadina dovrebbe farsi carico non solo delle responsabilità del fatto, ma anche dell’onere della risoluzione della cosa”.