Deviano il corso del Sele per aprire una discarica

Si tratta di un’area verde che circonda il fiume. È caccia ai responsabili
26 agosto 2009 - Margherita Siani
Fonte: Il Mattino Salerno

Oliveto Citra. Fiume Sele preso di mira, insieme all'area verde che lo contorna, la sua preziosa flora fluviale, al punto da modificare il corso del fiume stesso e rendere il resto una pattumiera a cielo aperto. Un vero e proprio scempio, in un’estate torrida che annovera molti abusi ambientali. Il Corpo Forestale dello Stato, in un'azione congiunta tra il personale di Campagna e Colliano, hanno scoperto i danni prodotti da ignoti in località Mulino di Mezzana - Pisciarello - Stagione, un'area della Riserva naturale foce Sele-Tanagro, sul confine tra Oliveto Citra e Valva. I forestali di Campagna e Colliano, durante un servizio mirato contro i reati che danneggiano l'ecosistema ambientale, hanno scoperto che sull'area di confine tra i due centri del Sele, il letto del fiume è stato modificato, certamente con l'aiuto di mezzi meccanici, tanto da deviare, restringendolo, un fiume che in quel punto già soffre per cause dovute alla scarsa quantità di acqua presente, per i tanti prelievi che vi sono più a monte da acquedotti che utilizzano le sorgenti. L'azione è stata perpetrata da sconosciuti, al momento non ancora individuati. E se il fiume è stato ristretto, tutt'intorno sono stati rinvenuti cumuli di immondizia provenienti dalla lavorazione di pomodori. Tanto che accanto sono state ritrovate anche molto piante di pomodoro nel frattempo cresciute. I forestali hanno posto sotto sequestro sia la fascia boscata che una parte del fiume Sele, per una superficie complessiva di circa tre ettari. Un'area consistente, ben visibile, completamente stravolta da azioni assurde ed incivili. Il sequestro dell'area è stato apposto e già convalidato dall'autorità giudiziaria che segue le indagini e che è sulle tracce del o degli autori. L'atto è infatti di ignoti, anche se, secondo le indagini che si stanno effettuando, grazie agli indizi rinvenuti sul posto, potrebbe trattarsi di un imprenditore locale. Il cerchio, quindi potrebbe presto stringersi, visto anche il numero non elevato di chi ha simili attività imprenditoriali sul territorio. Secondo i forestali sarebbe vicina l'individuazione dell’autore del danno nella Riserva naturale del Fiume Sele-Tanagro, un'area protetta e tutelata ma deturpata da azioni senza scrupolo.

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