LE INDAGINI SUI LIQUAMI SVERSATI NELLE ACQUE DI MERCATELLO

Calabrese: mare sporco, verifiche sui pozzi neri

L’assessore: già effettuati gli interventi di depurazione
25 agosto 2009 - Gianluca Sollazzo
Fonte: Il Mattino Salerno

«La colpa degli scarichi a mare di domenica è legata a una valvola di sicurezza che è entrata in azione con l'aumento della pressione delle acque dovuta alle forti piogge, si tratta solo di un fatto episodico». All'indomani della fuoriuscita dal condotto di scarico di acque reflue a Mercatello è l'assessore comunale all'ambiente Gerardo Calabrese a tranquillizzare i bagnanti dopo lo spiacevole inconveniente. «Non c'è alcun problema alla rete fognaria - assicura Calabrese - il piccolo incidente è legato al fatto che nella zona di Giovi, dove le piogge sono state più intense rispetto all'area del capoluogo, le acque sono ricadute in modo massiccio nel condotto di scarico di Mercatello facendo scattare la valvola di sicurezza per la pressione». Ma l'assessore non esclude che a mandare in tilt il sistema di scarico siano stati alcuni sversamenti di pozzi neri nelle zone sprovviste di collegamento fognario. «È una ipotesi - dice - ma servono verifiche più approfondite. Il 95% del territorio comunale è servito dalle fognature, abbiamo però situazioni ancora in sospeso dove si deve intervenire come si sta facendo ad esempio a Fuorni». Intanto il Chiavicone impazzito ha colpito. Presenze ridotte ieri nei lidi che sorgono sul litorale della zona orientale del capoluogo. «Mi rendo conto che è stata data una immagine negativa - riconosce Calabrese - ma i problemi del mare inquinato a Salerno sono altri, basti pensare agli scarichi abusivi nei vari corsi fluviali vicini. Proprio venerdì scorso è stata interdetta la zona balneare della colonia San Giuseppe perché non erano rispettati alcuni parametri microecologici delle acque a detta dell'Arpac: tra le cause più accreditate di inquinamento c'è quella degli scarichi abusivi a mare». Ieri mattina intanto personale del Comune e addetti dell'ufficio fogne hanno provveduto a depurare l'area interessata dallo scarico di liquami del Chiavicone. Anche se per molti bagnanti, la priorità del giorno dopo la brutta disavventura è stata quella di tenersi alla larga dal mare. «Come biasimarci...se ci dobbiamo prendere le malattie allora ben venga un tuffo in queste acque. Ci vuole coraggio a bagnarsi», ammette rassegnata la signora Gerarda di ritorno da qualche ora trascorsa sulla spiaggia libera a pochi passi dal luogo dove sono avvenuti gli sversamenti. Si predicano consigli, si guarda il mare a vista. «Molti bagnanti mi chiedono se possono fare il bagno dopo quello che è successo - afferma il bagnino del Lido Antonio Scogliera - secondo me è meglio non farlo».

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