Caso Eurocompost sentenza impugnata

Il caso Eurocompost, quello dell’azienda ortese che produce concimi da biocompostaggio, da anni ormai sotto i riflettori perché ritenuta la causa dell’aria maleodorante che si respira nel comprensorio atellano, non può certamente dirsi chiuso. Dopo la sentenza con cui il Tar della Campania lo scorso mese di luglio ha accolto i ricorsi che Eurocompost aveva presentato contro Regione, Provincia e Comune, annullando tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività produttiva e la cancellazione dell’azienda dal registro delle imprese, ecco aprirsi un nuovo capitolo: il ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar regionale. Ad annunciare l’opposizione è la commissione prefettizia costituita da Fulvio Rocco, Franco Provolo e Gaetano Cupello. Obiettivo dell’azione dovrà essere quello di tutelare la salute pubblica, impedendo la riapertura del sito che, prima di procedere al prosieguo dell’attività, dovrà mettere in campo una serie di accorgimenti tecnici. I cittadini e i commissari straordinari sono convinti che l’aria inquinata del paese sia legata proprio all’Eurocompost. Eppure il monitoraggio ambientale, secondo il Tar, non ha saputo indicare l’effettiva provenienza dei cattivi odori, soprattutto in considerazione del contesto territoriale in cui l’azienda è inserita, con zone agricole concimate, cumuli di rifiuti, impianti di smaltimento di liquami e cdr.