Dal condotto delle acque reflue fuoriescono melma e rifiuti arrivano vigili e Capitaneria

Liquami ed escrementi il mare diventa una fogna

Tanfo nell’aria, bagnanti in fuga tra le proteste. A Mercatello è caos
23 agosto 2009 - Gianluca Sollazzo
Fonte: Il Mattino Salerno

Dieci minuti di pioggia che viene giù. Intensa, sì, ma neanche tanto prolungata. E dal Chiavicone impazzito di Mercatello esce l'incubo di un pomeriggio a mare. L'acqua è off limits. Cambia volto, diventando sempre più sporca: marrone, verde, a tratti giallastra, colori che non promettono niente di buono. E restare in spiaggia si trasforma in una prova di forza e coraggio. Succede tutto nell'arco di pochi minuti, nella domenica dei tuffi negati. Ore 16.05. Alla pioggia si aggiunge qualcosa di più di una semplice beffa in riva. L'acqua piovana manda in tilt il condotto di acque reflue dislocato sul litorale di Mercatello tra le strutture balneari del Nuovo Mercatello e del Lido. Ed è panico e rabbia generale. La minaccia del mare sporco arriva sotto forma di sversamenti a mare che escono dal condotto di scarico in cemento col quale un po' tutti nella zona hanno imparato a convivere. Già dal primo pomeriggio sull'attigua spiaggia libera c'erano infatti molte famiglie che dal momento preciso in cui è venuto a piovere si sono ritrovate di fronte a un mare che definirlo sporco sembra poco. Dallo scarico a mare sgorga l'impossibile. Oltre alle solite bucce di melone, a mandare su tutte le furie i bagnanti sono gli escrementi galleggianti a filo d'acqua che cominciano ad emanare miasmi impossibili da respirare. Finito di piovere ci pensa la corrente a metterci del suo. Poco dopo le 16.30 una chiazza verdognola raggiunge i lidi di Mercatello, Colombo e Nuovo Mercatello, costringendo i bagnanti a uscire subito dall'acqua. Eccolo un altro pomeriggio d'estate a mare che va a farsi benedire tra il malcontento e la rabbia della gente. Di fronte a quella che sembra un'autentica fogna a cielo aperto, in molti restano inermi. Ore 16.45. La situazione va peggiorando sempre di più. C'è gente che a causa degli odori nauseabondi che escono dal Chiavicone, ormai sempre più ingolfato dalla pioggia, comincia ad accusare malori. Arrivano attacchi di vomito. Una donna incinta è costretta a fuggire via dall'acqua. Mentre sul Lungomare Colombo l'aria è irrespirabile. Arriva intanto una pattuglia della polizia e dei vigili urbani, insieme agli uomini della Capitaneria di Porto per tenere sotto stretto controllo la situazione in mare. Ore 17. La rabbia monta. "E' ammissibile che il mare possa diventare un pericolo per tutti noi?", si domanda D'Amato Nunzio. ”È normale che per fare il bagno d'estate siamo costretti ad andarcene da Salerno?", controbatte Angelica Pintozzi. Sua figlia, Anna, è incinta e ha cominciato a sentirsi male a causa degli odori che aleggiano nell'aria. L'incubo nelle acque del Chiavicone è iniziato pochi minuti dopo le 16. "Dopo la pioggia ho sentito il rumore forte e sono cominciati gli scarichi di fogna, a mare c'era di tutto, ho visto anche un topo morto che galleggiava", ricostruisce Rosaria Scaramella. Ore 17.45. Dell'impeto dello scarico di fogna resta in mare una patina verdognola e maleodorante. E una certezza per i giorni a venire. "Dopo degli scarichi del genere a mare sarà consigliabile non andarci per giorni, si rischiano malattie", pensa Gaetano Palumbo del Lido Mercatello. Ore 18. Una mamma si rivolge alla figlioletta in passeggino. "A casa subito due docce, domani niente mare".

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