Roghi di pneumatici, la rabbia di Acerra

Manifestano i residenti: "Aria irrespirabile, qui è un inferno"
23 agosto 2009 - Antonio Di Costanzo
Fonte: Repubblica Napoli

ViNcenza Castaldo, pensionata, per tre giorni non ha potuto aprire le finestre di casa. Prigioniera nel suo appartamento insieme al marito Agostino, da tempo inchiodato su un letto a causa di una grave malattia al cuore che gli rende impossibile anche il minimo sforzo. La loro sventura è di abitare in uno dei palazzi Ice Snei del quartiere Marchese ad Acerra. Popoloso dormitorio periferico che sorge proprio a ridosso della “zona Pip”, così viene indicata l´enorme distesa di campi abbandonati che sarebbe dovuta servire per ospitare “Piani di insediamento produttivo”, ma che nel corso degli anni si è trasformata in discarica abusiva a cielo aperto.
Qui inizia la “terra dei fuochi”, e qui che vengono scaricati quintali di pneumatici. Copertoni che sono stati dati alle fiamme rendendo l´aria irrespirabile. «Un inferno, usciva un fumo nero come la pece. Ci siamo tappati in casa sbarrando le finestre, insopportabile». Vincenza racconta quello che è avvenuto e lo descrive come un viaggio di ritorno dall´inferno: «Mio marito ci stava restando secco. Con le finestre chiuse la casa è diventata un forno, tanto che ho dovuto chiedere un prestito per far installare l´aria condizionata». La donna insieme agli abitanti del parco Ice Snei, oltre 1.200 famiglie che hanno occupato le case di edilizia popolare nel 1978, giovedì notte è scesa in piazza bloccando la strada e chiedendo alle istituzioni di intervenire per spegnere l´incendio e rimuovere i copertoni.
«Siamo stati costretti a bloccare il traffico, soltanto così riusciamo a far sentire la nostra voce», quasi si giustifica Eleonora, 71 anni. Nella zona continua il via vai dei mezzi dei vigili del fuoco. Ogni tanto si alzano minacciosi pennacchi di fumo nero, quasi a ricordare che il pericolo incombe. A fiamme spente il Comune è intervenuto tentando di rimuovere i copertoni abbandonati. «Abbiamo rimosso circa 200 quintali di pneumatici dalla zona dei roghi», spiega il sindaco Tommaso Esposito. Ma ancora non basta, visto che in ogni sterpaglia sono stati buttati copertoni. «Il nostro timore è che questi incendi servano a nascondere qualcos´altro – spiega Crescenzio De Maria, addetto della Jacta, società per la raccolta dei rifiuti – qui lungo i Regi Lagni è stato gettato di tutto». L´incendio dei copertoni potrebbe servire a occultare sostanze persino più pericolose della diossina. Un timore condiviso anche da Maria Giovanna che dopo la grande paura sembra non volersi spostare dal balcone di casa. «Oltre al fuoco – incalza Vincenza – ci sono state delle esplosioni violente». Da due giorni la “terra dei fuochi” è tenuta sotto controllo anche dalle pattuglie della polizia municipale guidate dal comandante Giovanni Damiano. Ma da sole non bastano, tanto che ieri il sindaco Esposito ha chiesto l´intervento dell´esercito: «Ci aiuti». E in molti ad Acerra tornano a scagliarsi conto il governo che presidia con i soldati il termovalorizzatore «ma che si è dimenticato della discarica abusiva». In mezzo alle sterpaglie bruciate, infatti, si trova di tutto: grosse taniche di vetro, elettrodomestici, mobili e persino bombole del gas.

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