Ecoballe, salta la rimozione a San Tammaro

13 agosto 2009 - Mariano Rotondo
Fonte: Il Roma

La gestione commissariale di Bassolino, e soprattutto le sue “ecoballe”, continuano a mettere in difficoltà anche il lavoro della struttura del sottosegretario Bertolaso. Sembrava infatti tutto pronto per spostare gli stock accumulati a San Tammaro, nel Casertano, dove una volta aperta la megadiscarica si dovrebbe a breve cominciare a mettere mano all’allestimento della cosiddetta “Cittadella dei rifiuti” che comprenderà il termovalorizzatore, un invaso per depositare le polveri derivanti dalla procedura dell’incenerimento ed un impianto di compostaggio per raccogliere e trattare l’umido. Proprio quest’ultimo dispositivo, però, troverà inevitabilmente delle difficoltà per la realizzazione. Tutto, infatti, dipende dallo spostamento delle decine di migliaia di ecoballe depositate temporaneamente nel sito in provincia di Caserta, immondizia impacchettata di cui doveva partire la rimozione proprio in questi giorni così come annunciato da Palazzo Salerno. Il sopralluogo sul posto, tuttavia, non ha dato esiti positivi a causa della precaria situazione in cui sono stati trovati gli stock risalenti all’epoca della gestione del settore al governatore della Campania. Per farla breve, insomma, le balle sono intrasportabili a causa della condizione dell’imballaggio e della grave perditi di liquami vari e di percolato determinata dalla lunga e pericolosa esposizione degli agenti atmosferici. Al momento, dunque, ogni procedura di trasferimento sembra essere rimandata al mese di novembre, quando l’unità di crisi potrebbe finalmente trovare un sistema per muovere un peso così consistente di rifiuti ed allo stesso tempo rintracciare una nuova sistemazione per le tonnellate di immondizia ormai putrefatta e di difficilissimo smaltimento per colpa delle sostanze contenute dalle balle che non possono essere neppure bruciate nel termovalorizzatore di Acerra. Ogni operazione, in tal senso, è dunque rimandata e lo stop al sito di compostaggio sarà inoltre determinato da un altro complesso fattore. Quando sarà trovata una soluzione per trasportare senza danni le ecoballe, infatti, la precedenza nelle procedure deve essere data a quelle contenute nei suoli di militari di Persano, nel Comune di Serre in provincia di Salerno, ed in tutte le aree requisite ai privati della zona industriale di Giugliano dove Palazzo Salerno, e quindi, il Governo, continua a pagare un dispendioso canone mensile frutto della sciagura cagionata a Taverna del Re dove sono tuttora accumulati milioni di stock di cui soltanto alcune decine di migliaia sono state allocate tra capannoni e spazi di proprietà dell’Esercito. Il nodo dello smaltimento delle vecchie ecoballe, tuttavia, insiste a rappresentare una vera e proprio piaga.

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