MADDALONI. È SCONTRO

Rifiuti, raccolta verso il collasso Jacta allo stop

21 agosto 2009 - Giuseppe Miretto
Fonte: Il Mattino Caserta

Ufficializzato il crac organizzativo irreversibile dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Maddaloni. Intanto, sotto gli occhi di Bertolaso (che comunque proporrà al ministro Maroni lo scioglimento del Consiglio Comunale ma per «gravi carenze nel servizio di raccolta differenziata»), il Comune e la Jacta-Jacorossi (gestore della raccolta e dello smaltimento) lavorano per scongiurare l’inevitabile emergenza rifiuti che scatterà con il ritorno in massa della popolazione residente, dimezzata dall’esodo estivo. Continua la raccolta a singhiozzo nelle periferie e un servizio di smaltimento fermo ai minimi contrattuali. Si cerca quindi una via d’uscita prima che un intervento d’autorità metta fine alla paralisi dei servizi. Maddaloni e la Jacta lavorano ad un’intesa (più uomini e più mezzi in strada) per «salvaguardare i livelli minimi di decoro urbano e liberare le periferie e le principali strade cittadine dall’accumulo quotidiano di rifiuti non rimossi». «In cifre - ammette l’assessore all’Ambiente Clemente Gorgoglio - un servizio così ridimensionato, con il ritorno alla normalità, porterebbe di nuovo all’accumulo di almeno 70 tonnellate di rifiuti a terra in meno di una settimana». E quindi all’avvio di una campagna di rimozione straordinaria magari facendo ricorso, per l’ennesima volta, ai mezzi e agli uomini dell’Asia. Comunque la Jacta, che considera il Comune moroso e inadempiente, non può garantire più della rimozione parziale dei rifiuti (in centro e nelle periferie); funzionamento parziale della raccolta porta a porta e un allestimento, sempre parziale e solo di mattina, delle isole ecologiche. E questo basta appena per tenere pulite le strade deserte a Ferragosto. Quindi si lavora per scongiurare il ripetersi, a settembre, delle crisi di fine luglio. Intanto, il Comune di Maddaloni ufficializza che, a settembre, saranno accelerate le procedure del complicato divorzio milionario dalla Jacta: a sette milioni di euro ammonta l’importo dell’appalto contestato; a quota tre arrivano i debiti accumulati dal Comune verso la Jacta, a sei quelli dell’Unione dei Comuni «Calatia» sempre verso il gestore. Poi almeno cinque milioni, «per infrazioni al capitolato d’appalto», reclama Maddaloni per i «danni ambientali creati dai disservizi». Si fa sul serio. Ufficializzata, infatti, la lista di contestazioni mosse alla Jacta. Non parla il sindaco Farina ma addirittura il «Coordinamento del Partito Democratico». In una nota ufficiale, il Pd chiede a Bertolaso di «fornire strumenti e finanziamenti validi per affrontare la situazione invece di proporre lo scioglimento dell’amministrazione». In più, «Bertolaso sostenga la comunità locale in lotta per ripristinare uno stato di normalità». Con la convinzione che per i disservizi patiti «la posizione debitoria iniziale del Comune è diventata credito».

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