Rifiuti, a Maddaloni decide la Prefettura

Intervento straordinario in periferia
14 agosto 2009 - Giuseppe Miretto
Fonte: Il Mattino Caserta

L'emergenza rifiuti purtroppo non va in vacanza. Non c'è tregua: nemmeno la riduzione della popolazione residente, dimezzata dall'esodo estivo, ha alleviato gli effetti del perdurante crack organizzativo dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Tanto che la Prefettura, dopo le scontate nota di protesta del Comune, ha ordinato un nuovo intervento straordinario per liberare «le periferie e le principali strade cittadine dall'accumulo quotidiano di rifiuti non rimossi». Dopo le minacce di scioglimento di Bertolaso (proprio a causa delle carenze della raccolta differenziata e non solo), resta territorio a rischio e sotto osservazione. Predisposto un nuovo commissariamento temporaneo dei servizi di igiene urbana. Obiettivo: ripristinare la piena normalità nelle aree periferiche. «Questa volta rassicura l'assessore Clemente Gorgoglio - è bastato un primo impiego straordinario di uomini della Jacta, che hanno utilizzato solo mezzi supplementari dell'Asia, per la pulire veramente le periferie e ripristinare la piena normalità». Un commissariamento ridotto ma pur sempre un intervento straordinario per supplire alle carenze della raccolta ordinaria. Ormai il Comune e la Jacta-Jacorossi (gestore della raccolta, differenziazione e smaltimento dei rifiuti) vivono praticamente da separati in casa. La Jacta vanta debiti e sembra non avere le risorse finanziarie per garantire anche la manutenzione dei mezzi in panne. Il Comune invece non ha gli strumenti legali per imporre la rescissione del contratto. E in questo clima di paralisi si va di emergenza in emergenza. «Francamente, parlare di emergenza rifiuti a ferragosto - denuncia Carlo Scalera, coordinatore dei Verdi- è un'offesa alla dignità di questo territorio. Occorre azzerare l'Unione dei comuni Calatia e sciogliere il rapporto con l'attuale ditta». È la guerra dei numeri a innescare l'emergenza rifiuti. La Jacta pretende da Maddaloni tre milioni di euro, quasi sei dall'Unione dei Comuni Calatia. Diametralmente opposta, la versione dell'amministrazione Farina: «La posizione debitoria originaria si è convertita in una posizione di credito per i perduranti disservizi che hanno danneggiato il territorio».

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