Ancora molto forte il gap con le regioni settentrionali La produzione di rifiuti è in calo in tutta Italia

Boom della differenziata in città arriva al 14%

In aumento nel Sud: il record a Salerno, bene Avellino
12 agosto 2009 - EMANUELE PERUGINI
Fonte: Il Mattino

Differenziata in Italia Un po' per effetto della crisi, un po' perché finalmente ci si dà da fare sul serio, per la prima volta in Italia i dati relativi alla produzione dei rifiuti e alla raccolta differenziata mostrano segnali positivi. Soprattutto al Sud, e in Campania in particolare, dove si cominciano a vedere segnali di inversione di tendenza. A Napoli la differenziata raggiunge quota 14,5%. Autentico boom a Salerno: 48,9%. Ma andiamo con ordine. Nei 111 comuni capoluogo di provincia nel 2008, la produzione di rifiuti è diminuita dell'1,1 per cento, mentre la percentuale di raccolta differenziata è aumentata complessivamente del 3% arrivando a quota 28,5%. A rilevarlo è stato l'Istat che proprio ieri ha diffuso i dati dei principali indicatori ambientali: aria, acqua, rifiuti, energia, inquinamento acustico, trasporto pubblico e verde pubblico. Secondo l'Istat, nel 2008 gli italiani hanno prodotto 615,8 chilogrammi di rifiuti per abitante. Un po' meno al Nord, dove questa cifra si attesta a 611,8 e molto di meno al Sud dove scende a 578,5 chilogrammi per abitante. I maggiori produttori di rifiuti in Italia sono stati gli abitanti del Centro con una media di circa 662,4 chilogrammi a testa. Mentre tra i comuni spicca quello di Olbia con una produzione di rifiuti pari a 1.49,3 chilogrammi a testa e Rimini con una quota di 881 chilogrammi di spazzatura a testa. Pesa su entrambi i comuni il fatto di essere aree turistiche molto frequentate. Certo le differenze tra il Nord e il Sud sono ancora enormi, soprattutto sul fronte della raccolta differenziata: nei comuni del Nord risulta mediamente pari a 39,9%, in quelli del Centro a 25,5% e in quelli del Mezzogiorno a 14,5%. La palma d'oro del comune che raggiunge la percentuale più alta di raccolta differenziata va a Verbania con il 73,5 per cento, mentre il primato della città con minor percentuale di differenziata spetta a Messina con il 3,1 per cento. Qualche timido segnale di miglioramento comincia a far capolino. Proprio nel Meridione sono state registrate le più alte percentuali di aumento della raccolta differenziata (più 3,3 per cento) mentre al Centro è aumentata solo del 2,7 per cento e al Nord del 2,9. Inoltre - ed è la vera novità contenuta nel rapporto sugli indicatori ambientali dell'Istat di quest'anno - qualche comune del Sud, soprattutto della Campania, comincia a far capolino nella lista dei comuni più virtuosi. Per esempio Salerno che è passata in un solo anno da una percentuale di raccolta differenziata dell'8,6% del 2007 al 48,9% del 2008, una delle percentuali più alte a livello nazionale visto che solo 27 comuni hanno superato la soglia del 45 per cento di raccolta differenziata. Altro piccolo segnale positivo è il netto miglioramento registrato in Campania dal comune di Avellino che tra il 2007 e il 2008 ha visto aumentare la sua percentuale di raccolta differenziata del 12,1 per cento e che, insieme a Campobasso, ha fatto registrare il più basso livello di produzione di rifiuti per abitante a livello nazionale con soli 442,1 a testa. Tra le principali città del Sud è Napoli quella in cui si raggiunge la percentuale più alta di raccolta differenziata (14,5) mentre altre grandi città come Catania arriva appena al 10,1 per cento e Palermo addirittura resta a quota 4,6 per cento.

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