L’inciviltà non risparmia neppure un metro quadrato Le ultime tappe: via Micoloni, via Cantarella e una chiesa

Zona orientale, a spasso tra cumuli di rifiuti

Pastena con i marciapiedi invasi da immondizia. Discariche di inerti nella zona industriale e litoranea
9 agosto 2009 - Gianluca Sollazzo
Fonte: Il Mattino Salerno

Avvolta nella canicola che stordisce, e non poco, Salerno si riscopre infiacchita, pigra. E così anche un semplice ricambio delle gomme per le ruote dell'auto diventa forzatura, una occasione per ingombrare marciapiedi. Sabato mattina, ore 11: via Alfredo Micoloni a Pastena. Due grossi pneumatici restano infocati al sole a giusto due passi dalla strada. E chi passa da lì è costretto a scansarli. Vien da sé, quindi, che qualche automobilista, sbadato e maleducato - per non andarci giù duro -, cambi le ruote e in tutta fretta pensi malamente di lasciarle lì, su quel marciapiede a uno tiro di schioppo dal Centro Sociale di Pastena. In piena zona abitata. «Che coraggio», borbottano alcune signore, armate di buste, di ritorno dal mercato. Gli incivili di turno fatto tappa qui, non lontano dal centro di Pastena. Forse hanno agito di notte, al riparo da sguardi indiscreti. Forse dopo aver bucato una delle due ruote che ieri mattina ostacolavano il passeggio su un marciapiede in via Micoloni. È la Salerno di un sabato mattina d'agosto. L’imperante malcostume imbratta, sporca, non risparmia niente, tralasciando qualsiasi forma di rispetto: sotto l'effige mariana della chiesa San Giuseppe Lavoratore, accatastati vicino a un cassonetto della Caritas, c'è un ammasso di abiti dismessi, misti a immondizia varia. Attraversando la zona orientale del, nei pressi del Centro sociale, si scopre anche che il mancato senso civico va avanti da tempo, ancor prima dell'estate. Via Raffaele Cantarella: dietro una palazzina sembra volersi nascondere una piccola piazzetta che spesso funge da parcheggio per auto. È la notte che qui tutto si trasforma: da posto per auto a luogo preferito dalle coppiette che scelgono di appartarsi in preda agli istinti d'amore, dimentichi delle più semplici norme riguardanti il decoro urbano. Ieri, come ogni mattina beffarda, agli occhi dei residenti si presentava il lascito di sempre: fazzoletti sporchi, preservativi usati, buste, bottiglie di birra e cartoni della pizza per chi ha voluto mandare giù una cena in auto prima delle dolci effusioni. E i poveri abitanti del posto ci hanno fatto quasi l'abitudine, rassegnati nel doversi sorbire tutti i giorni il solito, toccante spettacolo. Passando per via Raffaele Schiavone, intorno a mezzogiorno, trovi la campana di vetro di turno, attorniata da rifiuti di vario genere: sacchetti pieni di rifiuti non differenziati e vetro, cartoni abbandonati. Proseguendo avanti verso la periferia si può notare che c'è chi fa di peggio: chi non si limita a sporcare, ma crea delle discariche a cielo aperto. Una la trovi in via Martin Luther King, quartiere Europa: per strada è diventato difficile persino andare in auto, dovendo fare la gimcana tra sacchetti di spazzatura, ciabatte, cassette della frutta, sedie sgangherate. «Va avanti così da mesi», dice un anziano ormai stufo. «Si faccia qualcosa... di notte viene lasciato di tutto». Le regole della differenziata saltano. Ed arriva anche la beffa: rifiuti maleodoranti sono stati sversati anche a due passi della scuola materna Mariele Ventre. A rendere ancora più pensate la situazione, anche il caldissimo sole d'agosto che non aiuta ma ingigantisce il tutto. Così, percorrendo la Litoranea, la strada dei bagnanti, dopo via Allende, si trovano altri ricettacoli di spazzatura abbandonata. Una tra via Fangarelli e via Tommaso Prudenza: tra i resti abusivi secchi di vernice, materiale utilizzato per lavori di costruzione, brandine, scarpe. L'altra nei pressi dello stadio Arechi, alle spalle della curva Sud.

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