DRAMMA OCCUPAZIONE A PADULI

Rifiuti, licenziati gli addetti alla raccolta

9 agosto 2009 - Luigi Patierno
Fonte: Il Mattino Benevento

Paduli. Ieri ultimo giorno di lavoro per i dipendenti della società Amistade, per due anni addetti alla raccolta dei rifiuti. Protestano e, in un documento, esprimono il proprio malessere chiedendo un autorevole intervento per evitare «il licenziamento illegittimo ed ingiusto». I lavoratori provano delusione di fronte al disinteresse che l'amministrazione comunale di Paduli ha manifestato nei loro confronti, nonostante tanta professionalità dimostrata in circa due anni di servizio, periodo in cui è stata effettuata raccolta differenziata, indifferenziata, pulizia del centro del paese e cura del verde pubblico. «In tale arco di tempo - affermano i lavoratori licenziati - non abbiamo mai ricevuto una nota di demerito, anzi abbiamo contribuito al raggiungimento di una notevole percentuale di raccolta differenziata pari al 60% , con una gestione dei rifiuti che non ha creato mai disagi alla cittadinanza». Per tale motivo, chiedono con forza a tutte le forze politiche e all'intera cittadinanza un sostegno alla lotta che intendono intraprendere per salvaguardare il sacrosanto diritto al lavoro, alla dignità e al futuro delle loro famiglie, che rischiano di cadere nel baratro della disperazione venendo loro a mancare l'unico sostentamento. «Ritengo - dice Marcello Panella, uno dei lavoratori licenziati - che in questa occasione ci sia stata assoluta insensibilità da parte dell'amministrazione comunale, che prima di tutto dovrebbe tutelare e salvaguardare i lavoratori in forza presso aziende che svolgono servizi di interesse pubblico nel paese, e poi eventualmente porre le premesse per creare nuove assunzioni». La Cgil è già attiva per tutelare i 6 lavoratori licenziati, richiamando le aziende interessate, invogliandole a promuovere il passaggio dei dipendenti dal consorzio dell'Amistade alla cooperativa Il Faro, che dovrebbe effettuare il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti. La nota di protesta è stata inviata anche al prefetto di Benevento, al presidente della Provincia e all’arcivescovo Mugione. Ricordiamo che la società Amistade il 14 luglio scorso ha richiesto la sospensione del servizio per rivedere le condizioni contrattuali, anticipando la scadenza del contratto, prevista per il 7 novembre 2010. I lavoratori hanno annunciato la prosecuzione dello stato di agitazione e anche presìdi nei prossimi giorni.

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