L’allarme: liquami nelle acque Bandiera blu
Sorrento. Impianto fognario sovraccarico, liquami a mare, inevitabile il divieto di balneazione per un tratto del litorale di Marina di Puolo, il borgo che congiunge il territorio di Sorrento a Massa Lubrense, comune - unico in provincia di Napoli - ad aver ottenuto la Bandiera blu. Ieri mattina, attorno alle 10, un guasto alla pompa di sollevamento ha scaricato sulla spiaggia una scia maleodorante che si è riversata in mare, a poca distanza da lettini e ombrelloni occupati dai bagnati. Bambini, ma anche adulti ed anziani hanno continuato a fare il bagno in mare come se niente fosse. Almeno fino a quando, nel primo pomeriggio, il sindaco di Sorrento Marco Fiorentino ha inviato gli agenti della polizia municipale per installare i cartelli del divieto di balneazione e di interdizione della parte di arenile interessata dallo sversamento, sancito da una apposita ordinanza. Il provvedimento, come spiega l’assessore all’Ambiente Rosario Fiorentino «resterà in vigore fino a quando l’Arpac non avrà effettuato le analisi sulle acque e non sarà bonificata la spiaggia». Sul posto, appena è scattato l’allarme, sono intervenuti gli agenti della polizia municipale di Sorrento e Massa Lubrense, e i militari della guardia costiera. I tecnici della Gori, la società che gestisce l’impianto, si sono invece fatti attendere circa quattro ore prima di effettuare un sopralluogo. Il loro intervento ha consentito di riattivare la pompa di sollevamento arginando l’ulteriore fuoriuscita dei liquami. «È assurdo che per un semplice interruttore scattato vengano sversati reflui lungo una spiaggia piena di bagnanti», sottolinea Claudio D’Esposito, presidente del Wwf penisola sorrentina, accorso sul posto per prelevare un campione di acqua di mare da sottoporre alle opportune analisi. Ancora più dura la presa di posizione del sindaco di Sorrento Marco Fiorentino che ha inviato un telegramma ai vertici della Gori: «La grave situazione verificatasi a Marina di Puolo – si legge nella nota – ripropone con estrema urgenza l’esigenza di assicurare una migliore qualità dei servizi e la massima e capillare sorveglianza delle strutture su tutto il territorio sorrentino, senza limitazioni di orario, ad evitare qualsivoglia fenomeno che possa provocare danni ambientali». È duro il primo cittadino quando accusa: «La lentezza dei vostri interventi determina il territorio e l’ente a trovare risposte alternative a quelle assicurate dalla Gori. Fenomeni fisiologici non possono trovare soluzioni in tempi che consideriamo fin troppo lunghi, arrecando danni alla città ed alla sua immagine». Il sindaco Marco Fiorentino non si ferma qui, anzi avverte i vertici dell’azienda che «ci si riserva di segnalare quanto accaduto alle autorità competenti per ogni genere di responsabilità: lamento in genere lo scadimento della qualità e l’intempestività degli interventi». «La Gori – aggiunge il sindaco di Massa Lubrense Leone Gargiulo - deve assicurare una più attenta manutenzione degli impianti ed interventi più celeri in caso di guasti. Allo stesso tempo ricordo che l’azienda negli ultimi anni ha riqualificato i tre depuratori del nostro territorio consentendoci di ottenere il risultato delle bandiere blu conseguite per due anni di seguito». Dalla Gori, intanto, attraverso il responsabile tecnico, Mario Percuoco, fanno sapere «che il guasto è stato provocato da un calo di tensione elettrica che ha bloccato gli impianti ed il ritardo nella riparazione è dovuto alla chiusura della Statale 145 Sorrentina con la squadra dei tecnici rimasta bloccata a Vico Equense. In ogni caso stiamo già provvedendo alla bonifica dell’arenile».