Fissato un vertice con Gesesa e associazioni consumatori per definire le modalità di restituzione

Depurazione, polemica sui rimborsi

L’opposizione: in bilancio niente soldi. L’assessore: no, i fondi ci sono
7 agosto 2009 - Maria Sara Pedicini
Fonte: Il Mattino Benevento

Canone per la depurazione, i cittadini saranno rimborsati in tempi brevi. Lo assicura l’assessore alle Finanze di palazzo Mosti, Gigi Boccalone, che ha già convocato per la fine di agosto un vertice con la Gesesa e con le associazioni dei consumatori. «Durante l’incontro - spiega - faremo il punto sulle istanze di rimborso presentate, sulle modalità di rimborso (che potrebbero essere, oltre alla restituzione del denato, la detrazione degli importi dalle future bollette per la fornitura idrica) e soprattutto sulle somme disponibili per effettuare i rimborsi». Somme che non corrisponderanno esattamente all’importo versato dai cittadini per tutti gli anni in cui il canone, sia pure ridotto del 70%, è stato riscosso, perchè la stessa norma che ha sancito il diritto ad ottenere il rimborso di quanto pagato per un servizio non ricevuto «stabilisce anche che il Comune possa legittimamente trattenere gli importi spesi per attività strettamente connesse all’attivazione del servizio, quali la progettazione del depuratore». In ogni caso, il denaro per i rimborsi - circa 1.700 le istanze pervenute - sarà attinto dal conto ”dedicato” sul quale sono confluiti i pagamenti dei cittadini: «Non c’è dunque alcun bisogno - sottolinea il titolare della delega alle Finanze - di prevedere uno specifico appostamento in bilancio». Un’affermazione che è anche una replica alle accuse mosse all’amministrazione dall’altro Boccalone di palazzo Mosti, il consigliere di opposizione Nicola, coordinatore cittadino del Pdl, che ieri in una nota fortemente critica sulla gestione dei conti del Comune ha scritto: «Restituite i soldi della depurazione ai cittadini. Nei bilanci scritti da Pepe non c’è traccia alcuna di tale previsione, sebbene l'opposizione di allora, divenuta governo oggi, ritenesse infondato il prelievo, sia pure contenuto nella misura del 30% di quello ordinariamente previsto. I conti del Comune appaiono taroccati. L’amministrazione Pepe presenta un saldo operativo di gestione che tiene conto di crediti che solo ingenti doti di ottimismo tengono in vita». «La restituzione del canone di depurazione per tre milioni di euro - ha aggiunto il consigliere del Pdl nelle battute finali della missiva - è un punto d’onore e di rispetto della coerenza politica e non una trattativa tra amministrazione e poche associazioni che coltivano interessi oltre quelli dei consumatori. Per amore della verità e per il bene della città, anche su questo, un confronto con il sindaco Pepe sarebbe auspicabile».

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