Tribunali, l´Asia passa i rifiuti restano

L´assessore Giacomelli "È tutta colpa dei cittadini indisciplinati, per tenere pulita questa città ci vorrebbe un sindaco sceriffo"
7 agosto 2009 - Tiziana Cozzi
Fonte: Repubblica Napoli

IL GIORNO dopo la denuncia del degrado al centro storico, in via dei Tribunali qualcosa è cambiato. Sono spariti i materassi e i resti di mobili dall´ingresso della chiesa del Purgatorio ad Arco. Ma una ventina di sacchetti di rifiuti sono ancora lì. Non ci sono più gli elettrodomestici sotto l´obelisco di San Gennaro a piazza Riario Sforza. Restano però una carcassa di moto e diverse scatole di cartone. Davanti alla chiesa di Santa Maria della Pace non ci sono materassi e ante di legno ma un cumulo di immondizia, a pochi metri dalla soglia dell´edificio sacro visitato da turisti.
Poco lontano, all´Archeologico, i clochard hanno dormito un´altra notte sui letti di cartone all´ingresso del museo. Tenere le vie dell´arte della città pulite è un´impresa. Nonostante gli sforzi delle istituzioni, la situazione del centro storico sembra versare in una emergenza perenne. «È una battaglia persa in partenza – dice l´assessore all´Igiene Paolo Giacomelli – l´Asia qui raccoglie due volte al giorno. Stamattina (ieri, ndr) era tutto pulito. Ma la gente continua a depositare rifiuti dove trova spazio, anche sulle scale delle chiese». Situazione complessa per un centro antico che è anche patrimonio Unesco, titolo che nei mesi scorsi è stato a rischio, tanto da richiedere un sopralluogo degli ispettori europei dopo le denunce presentate dalle associazioni della zona.
Il degrado non finisce mai, nel centro antico. Davanti alla chiesa dei Girolomini, inagibile e chiusa al pubblico da decenni e con un patrimonio librario inestimabile, c´è una rete per materassi sistemata lungo il perimetro del piazzale. Poco più in là, sempre a pochi metri dai Girolomini, un mucchio di oggetti coperti da un telone intralcia l´ingresso dell´edificio. Scendendo da via dei Tribunali si scopre che anche la chiesa di San Domenico Maggiore ha qualche “ingombrante” da mostrare. Letti e cassetti destinati al macero sono sul retro di uno dei monumenti più visitati di Napoli. «Non possiamo mica chiamare la polizia a presidiare questi luoghi – incalza l´assessore Giacomelli – ci vorrebbe un sindaco-sceriffo, troppi i cittadini indisciplinati. La repressione sarebbe una soluzione».

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