Frana, scatta il piano di messa in sicurezza
Andreano: primo passo per riaprire la statale 90
Montaguto. C’è il progetto per la messa in sicurezza della frana e per la riapertura della SS 90 delle Puglie al Km 43. Il vice-commissario all’emergenza, ingegnere Bruno Orrico, ha illustrato a Napoli, nel vertice allargato a tecnici Anas, Ferrovie dello Stato, Protezione Civile, Genio Civile ed amministratori comunali di Montaguto, Ariano Irpino, Greci e Savignano, oltre che al vice Prefetto di Avellino, i dettagli di un intervento che, nel giro di un anno, farà tornare alla normalità non solo i collegamenti tra l’Arianese e la Puglia, ma anche le attività produttive nella Valle del Cervaro che finora hanno subito una paurosa battuta d’arresto. Si tratta di eliminare 300mila metri cubi di terreno, di svuotare gli invasi a monte della frana, regimentare le acque meteoriche e sottostanti, intervenire nel cuore della frana e mettere in sicurezza sia un vasto costone che la stessa rete stradale. Per lo stoccaggio provvisorio del terreno le Ferrovie dello Stato hanno messo a disposizione di un’area di proprietà di circa cinque ettari. I lavori in corso mirano a liberare, intanto, la bretella dall’ultima colata di fango entro la fine del mese di agosto. Automobilisti e amministratori della zona avrebbero voluto un intervento più incisivo, per non compromettere la stagione estiva di molti operatori economici. Va precisato che le risorse dovranno essere messe a disposizione dalla Regione Campania. Un impegno sarebbe stato già definito tra il vice-commissario Orrico e l’assessore regionale Canapini, così come concordato in precedenza tra la Regione Campania e il Governo Centrale. «Riteniamo - ha ribadito il sindaco di Montaguto, Giuseppe Andreano - che si sia fatto un bel passo in avanti. Il summit di Napoli è stato produttivo. Adesso si tratta di verificare se gli impegni assunti saranno mantenuti. Ma a giudicare dal tipo d’intervento proposto, si può immaginare che sia questa la direzione giusta». Intanto il parlamentare Arturo Iannaccone (Mpa) ha presentato un’interrogazione al Ministro dell'Ambiente e Tutela del Territorio, chiedendo di sapere se i ritardi della Regione Campania siano reali ed, eventualmente, di chi siano le responsabilità dell’inammissibile ritardo dei lavori alla frana di Montaguto. Iannaccone ha chiesto anche quali provvedimenti il Ministro ha intenzione di prendere per evitare il perdurare della situazione.