Contro il mare nero il Sib all’attacco «Indaghi la Procura»

24 luglio 2009 - Gabriella Cuoco
Fonte: Il Mattino

Dalle parole ai fatti. Diventa realtà l’esposto alla Procura della Repubblica di Napoli, attraverso l’ufficio partenopeo della Capitaneria di Porto, nei confronti dei centocinquanta comuni del Casertano, Napoletano e Beneventano che, senza depurare, sversano abusivamente nelle acque del litorale domizio attraverso diversi canali. A sottoscrivere la denuncia è il segretario regionale del Sib, Mario Morra, il quale dopo aver preso atto delle numerose disdette in strutture turistiche della zona da parte di villeggianti e della «psicosi-malattie» oramai diventata cronica, ha deciso di presentare, dopo essersi consultato con il delegato provinciale Marcello Giocondo, una querela, allegando i dati Arpac del mese di giugno relativi alla qualità delle acque del mare domizio. «Sporgo denuncia - si legge nella nota redatta dall’avvocato Alessandro Marino - contro coloro i quali hanno causato il grave disastro ambientale verificatosi a seguito della chiusura del depuratore di Cuma». Il Sib non perde tempo e dopo aver annunciato la scorsa settimana, durante un incontro tenutosi a Castelvolturno presso il lido «Cristall», alla presenza dell’avvocato Ciro Centore, del presidente dell’Ascom Mario D’Anna, degli operatori balneari e dei sindaci del litorale domizio, ha deciso di annunciare anche una serie di proteste (così come ha fatto anche il Consorzio turistico balneare di Baia Domizia) che potrebbero prendere forma durante il mese di agosto. «L’emergenza inquinamento delle acque, determinata dal cattivo o assente funzionamento dei depuratori - spiega Marcello Giocondo - ha generato una psicosi collettiva ingiustificata, che però ha prodotto danni irreparabili a tutto il comparto turistico. Il mare è quello di sempre e i tratti non balneabili sono gli stessi di dieci anni fa. Si è certamente verificato un incidente al depuratore di Cuma, oltretutto volontariamente procurato, che è avvenuto a decine di chilometri dalla costa casertana e che ha generato l’allontanamento dalle nostre spiagge di tutti i turisti che le frequentavano. Fuga che ha indotto i balneari a licenziare i propri dipendenti, a chiudere gli stabilimenti, a bloccare gli acquisti di qualunque genere, a sospendere gli investimenti e le iniziative programmate per la stagione balneare 2009 ormai in corso». Intanto, le polemiche sulla balneabilità del mare sono arrivate anche all’attenzione del ministro all’ambiente Stefania Prestigiacomo, nel question time di ieri, con all’ordine del giorno una denuncia di cui è primo firmatario il deputato dell’Idv Antonio Palagiano. Il deputato segnala una «nuova e gravissima emergenza che sembra prefigurare un nuovo e annunciato disastro ambientale, anche in considerazione dell’inadeguatezza degli interventi posti in essere sul territorio».

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