INCHIESTA CDR

Revocato l’obbligo di firma a Cimitile

24 luglio 2009
Fonte: Il Mattino Benevento

Torna libero a tutti gli effetti Aniello Cimitile, presidente della Provincia di Benevento. Cade, infatti, anche l'ultima misura cautelare emessa nei suoi confronti: l'obbligo di recarsi, due giorni a settimana, nella stazione dei carabinieri di Pomigliano d'Arco, suo paese di residenza, è stata revocata. Il provvedimento è stato disposto dal Gip di Napoli Aldo Esposito. Tale misura cautelare era apparsa ai più eccessiva nell’ambito di un’inchiesta nella quale Cimitile era coinvolto non in quanto presidente dell’ente Provincia, ma quale docente universitario, chiamato a collaudare a partire dal 2001, insieme ad altri 14 tecnici, tra i quali anche numerosi suoi Colleghi, gli impianti di trattamento dei rifiuti in Campania. Il 3 giugno scorso erano stati disposti per lui gli arresti domiciliari; successivamente, il 10 giugno, gli stessi erano stati revocati, ma con l’obbligo di non lasciare il territorio del Comune di residenza. Evidentemente in questo periodo di tempo Cimitile non aveva potuto esercitare le proprie funzioni di presidente della Provincia, assunte ad interim dal suo vice, Antonio Barbieri, sebbene l’ente non fosse ad alcun titolo coinvolto nell’inchiesta. Cimitile era finito agli arresti domiciliari, con l'accusa di falso ideologico, il 3 giugno scorso, assieme ad altri importanti 14 tecnici campani, come membro delle commissioni di collaudo per alcuni impianti di Cdr, in relazione a delle decisioni prese oltre cinque anni prima. Una vicenda del tutto estranea, quindi, alla sua funzione di guida della Rocca dei Rettori assunta nel 2008, con la sua elezione, al primo turno, a capo di una coalizione di centrosinistra.

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