«No all’inceneritore della Vocem»
Inceneritore a San Salvatore Telesino, la prima battaglia è vinta: la Conferenza di Servizi ha espresso parere negativo per la realizzazione dell'impianto dalla Società Abm Vocem. Ad esultare i Comitati civici che hanno anche manifestato ieri mattina prima della riunione della Conferenza dei servizi. Il presidio nell'area attrezzata di Piazza Gramazio, al Rione Libertà di Benevento dove si è svolta la riunione: striscioni, corteo, slogan per ribadire il «no» all’impianto. Ai numerosi cittadini di San Salvatore Telesino si sono aggiunti anche esponenti dei movimenti ecologisti e delle associazioni ambientaliste. I comitati cittadini in un documento avevano diffidato gli Enti coinvolti a rilasciare l'autorizzazione ed erano pronti ad presentare ricorso in tutte le sedi. La Conferenza dei Servizi, però, ha espresso parere negativo. «La conferenza ha accolto le richieste che venivano espresse in modo compatto ed univoco dalle popolazioni e dalle istituzioni locali - spiega il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile - Non si capisce dunque per quale ragione e perché ancora oggi qualcuno si ostini a portare avanti questo progetto bocciato dalla gente». L'assessore provinciale all'Ambiente, Gianluca Aceto, che ha rappresentato l'Ente in sede di Conferenza di servizi, ha parlato di scampato pericolo per il territorio del telesino. «È stata riconosciuta la battaglia condotta con serietà di argomentazioni scientifiche e tecniche da parte dei cittadini e della Provincia. Peraltro proprio l’altro giorno abbiamo approvato in Giunta provinciale un voluminoso dossier tecnico-scientifico dell'ingegnere Fiorentino Gaetano che faceva a pezzi tutto il progetto Vocem. I suoi argomenti tecnico-scientifici sono stati accolti integralmente da tutti e fatti propri dalla Conferenza». Per l’assessore all’energia della Provincia di Benevento, Gianvito Bello, l’inceneritore avrebbe «cozzato contro la programmazione delle politiche energetiche approvata dal Consiglio provincial. Proprio il Sannio, unico comprensorio a vantare in Campania un simile strumento di pianificazione, non poteva essere beffato con un insediamento che non trovava giustificazione nelle linee programmatiche della Provincia».