A Napoli 34 milioni: ne erano previsti 60 E Giugliano si rifiuta di aderire all’accordo

Rifiuti, tagliati i fondi: la rabbia dei Comuni

Firmato il protocollo, risarcite le località che hanno ospitato discariche. Palazzo San Giacomo: impegni non mantenuti
5 agosto 2009 - Paolo Maniero
Fonte: Il Mattino

Montagna di ecoballe Hanno ospitato (e ospitano) impianti o discariche per lo smaltimento dei rifiuti e ieri hanno ottenuto i fondi di compensazione. I comuni della Campania che si divideranno i 282 milioni di euro sono trentanove. C’è anche Napoli, dove proprio ieri la giunta ha deliberato la sottoscrizione dell’accordo. Al capoluogo andranno 34 milioni, quasi la metà rispetto ai 60 previsti. Un taglio che ha suscitato malumori e polemiche perchè il Comune ha dovuto rivedere l’agenda delle priorità. «C’è stato un ridimensionamento delle misure richieste» ammette l’assessore all’Ambiente Rino Nasti. In particolare sono state tagliate le risorse destinate al parco dei Camaldoli e al parco dell’Università (era previsto uno stanziamento di venti milioni) e alla realizzazione delle strade di accesso alla discarica di Chiaiano. Le uniche opere previste nell’accordo restano quelle fognarie, che saranno realizzate dalla Sogesid, società in house del ministero dell’Ambiente. «Tuttavia - aggiunge Nasti - con i residui delle economie di gara contiamo di recuperare le risorse anche per i parchi e le strade». Deluso anche il presidente della commissione Ambiente Carlo Migliaccio. «I cittadini di Chiaiano - dice - sono stati ingannati ancora una volta. Gli impegni non sono stati mantenuti». Migliaccio anticipa un ricorso alla Superprocura per denunciare i danni provocati dal passaggio dei mezzi pesanti diretti alla discarica. Ma Napoli non è l’unico comune a protestare per il taglio delle risorse che in effetti ha riguardato tutti i comuni. Il motivo? Il fondo di compensazione è di 282 milioni, ben 244 in meno rispetto ai 526 previsti dall’accordo siglato un anno fa da governo e Regione. Parte delle risorse (si tratta di fondi Fas) è infatti stata destinata ad altre emergenze nazionali, in particolare per il terremoto in Abruzzo. Dei 282 milioni, 141 sono a carico del ministero dell’Ambiente; 141 a carico della Regione. Fatto sta che tra i comuni il malcontento è forte. Giugliano, terza città della Campania e un territorio martoriato dalle discariche (abusive e autorizzate) non ha sottoscritto il protocollo. «Avevamo concordato opere - spiega il sindaco Giovanni Pianese - per 21 milioni ma ce ne siamo trovati 17. Eppure avevamo previsto non marciapiedi e fontanine ma opere strutturali per la bonifica del territorio anche alla luce della seria emergenza di queste settimane». Delusione anche a Caserta. «Erano stati stanziati inizialmente 18 milioni - spiega il sindaco Nicodemo Petteruti - ma ne rimangono solo dieci che probabilmente non basteranno neanche per la bonifica completa di Lo Uttaro e delle aree attigue, inizialmente prevista a carico del ministero». Oltre a Napoli, Giugliano e Caserta i comuni beneficiari del protocollo sono Acerra, Caivano, Marano, Marigliano, Mugnano, Pozzuoli, Qualiano, Terzigno, Tufino e Villaricca per la provincia di Napoli; Capua, Castelvolturno, Maddaloni, Marcianise, San Marco Evangelista, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria La Fossa, San Nicola La Strada, San Tammaro e Villa Literno per la provincia di Caserta; Battipaglia, Campagna, Eboli, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Postiglione, Salerno e Serre per la provincia di Salerno; Buonalbergo, Casalduni, Fragneto Monforte, Paduli e Sant’Arcangelo Trimonte per la provincia di Benevento; Ariano Irpino, Avellino e Savignano Irpino per provincia di Avellino.

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