Il dossier del ministero mette in guardia dalla presenza di coliformi streptococchi e salmonelle

Mare a rischio, Caserta maglia nera d’Italia

Il rapporto del ministero del Welfare: 28 chilometri di costa non sono balneabili. Male tutta la Campania
5 agosto 2009 - Lorenzo Calò
Fonte: Il Mattino Caserta

Il colpo del ko è arrivato ieri dal ministero della Salute. I dati sulla balneabilità del mare non lasciano adito a dubbi: la Campania ha il peggior mare d’Italia con Caserta maglia nera. Un verdetto che non mancherà di riaprire polemiche e contestazioni in una stagione fra le più critiche degli ultimi anni. Dunque, il primato delle coste più balneabili in Italia spetta all’Emilia Romagna, Molise e Basilicata con il 100 per cento di spiagge a norma. Lo rivela il rapporto 2009 sulle acque di balneazione in Italia del ministero del Welfare. E mentre la qualità complessiva delle acque italiane migliora, sul litorale casertano peggiora. Infatti, soltanto in cinque province la media è inferiore al 90 per cento, pari a circa 106,8 chilometri di costa inquinata: di questi 28,7 (su 43,5) sono in provincia di Caserta (il 66 per cento della costa), a cui va la maglia nera; 12,7 km sul litorale romano. Più rosea la situazione nella provincia di Napoli, 38 chilometri di costa inquinata contro 154 di costa balneabile, equivalente all’80,2% di zone pulite. È la provincia di Salerno, tuttavia, a vincere il primato dell’area «meno inquinata»: 14,8 chilometri di zone off limits, contro 174,8 di coste balneabili, equivalente a una percentuale del 92,2. Quanto alle cause dell’inquinamento, spiega il rapporto, si tratta per la maggior parte (84%) di elementi biologici: coliformi (totali e fecali), streptococchi e salmonelle. Complessivamente sono centonovantotto i chilometri di costa italiana vietati alla balneazione per motivi di inquinamento. Secondo quanto emerge dal rapporto 2009 del ministero del Welfare sulle acque di balneazione, migliora tuttavia la situazione rispetto al passato se si pensa che la costa accessibile per i bagni nel 1990 era solo l'81,3% rispetto al 96% di oggi. In Campania i chilometri di costa sono in tutto 469,7, quelli giudicati dal dossier del ministero del Welfare balneabili 343,6 pari all’80,8 per cento. Resta sostanzialmente stabile in definitiva lo stato di salute delle coste italiane, con un leggero peggioramento a causa di un chilometro di costa in più vietata per inquinamento rispetto allo scorso anno. L’ultimo rapporto del ministero del Welfare, appena pubblicato sul sito web del ministero, indica che dei 5175 chilometri di costa sottoposti a controllo, su 7375 chilometri di litorale italiano, ben 4969 chilometri sono balneabili, pari a una percentuale del 96%. I restanti 2200 chilometri non sono considerati balneabili in quanto non accessibili al monitoraggio o perché porti o foci di fiumi.

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