«Ce la faremo, ecco il piano di rilancio»
Il Comune di Napoli respinge le accuse lanciate da Guido Bertolaso e offre garanzie sullo stato di salute dell’Asìa. L’assessore alla Nettezza urbana, Paolo Giacomelli, non ha dubbi: «Pur nella difficoltà finanziaria che caratterizza la gestione di cassa in questi mesi, l’amministrazione ha sempre garantito all’azienda il corrispettivo, così come previsto nel bilancio 2009, e continuerà a farlo». Palazzo San Giacomo insomma, assicura l’esponente della giunta, paga regolarmente la società di igiene ambientale. Giacomelli esclude il rischio di fallimento paventato dal sottosegretario all’Emergenza: «Nel mese di giugno la giunta ha approvato una delibera che prevede il trasferimento all’azienda di beni immobili che già sono nella sua disponibilità - dice - Ciò proprio per rafforzarne il patrimonio garantendole stabilità. Certo, i problemi economici dell’ente ci sono, basta leggere il Mattino per rendersene conto, nessuno cerca di nasconderli. Però si va avanti rispettando gli impegni». Sulla Tarsu è categorico: «Non è vero - aggiunge - che a Napoli non la paga nessuno». Ma certamente, lascia intendere, c’è da lavorare in questa direzione: «Con gli assessori al Bilancio, Riccardo Realfonzo, e al Personale, Enrica Amaturo, abbiamo messo in campo una task force con un duplice obiettivo - spiega - aumentare il numero dei contribuenti ampliando la banca dati e individuare in tempi rapidi chi evade per costringerlo a mettersi in regola. Sarà cruciale, in tal senso - conclude Giacomelli - elaborare le linee programmatiche per il passaggio fin dal 2010 della Tarsu da tassa a tariffa, in base a quanto previsto dal consiglio comunale. In questo modo l’Asìa diventerà responsabile non solo dei costi ma anche dei ricavi, come nel caso dell’Arin». Un’altra polemica vede invece protagonisti il sindaco Rosa Russo Iervolino e il presidente dell’Asìa Pasquale Losa da un lato e il senatore del Pdl Gennaro Coronella dall’altro. Quest’ultimo, componente della commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti, chiede a Bertolaso di «commissariare anche Napoli, dove il Comune ha raggiunto una soglia di differenziata pari al 10%». Dato subito contestato dal primo cittadino: «Mi dispiace per l’onorevole Coronella. Napoli non è al 10%, ma al 18,6 ed è avviata ad andare al più presto ben oltre. La realtà dei fatti, oltre ai verbali stenografici, lo smentisce in pieno. Credo non sia troppo esigere il rispetto della verità - aggiunge la Iervolino - in particolare da un componente di una commissione parlamentare di inchiesta». D’accordo Losa, che assicura: «Stiamo lavorando per raggiungere il 25% entro il 31 dicembre».