«Il sottosegretario spieghi con quali criteri ci boccia»

Il primo cittadino di Maddaloni Farina contesta le accuse «Sui debiti e sugli interventi abbiamo varato tutti i piani»
29 luglio 2009 - Giuseppe Miretto
Fonte: Il Mattino Caserta

Nervosismo, concitazione e rabbia vissuti quasi in diretta.
Michele Farina, sindaco di Maddaloni, appena un minuto dopo aver ricevuto la comunicazione di essere sulla lista nera dei comuni da commissariare, non riesce a trattenere la rabbia: «Non capisco la logica di simili provvedimenti».
Sarà forse che i dati della differenziata, aggravati dall’emergenza raccolta di questi giorni, lasciano un po’ troppo a desiderare?
«Non confondiamo i livelli della discussione. L’emergenza di questi giorni è figlia della mobilitazione di un ente locale che ha preteso il ripristino di uno standard sanitario ottimale. E poi, incrementare l’efficienza dei servizi di raccolta e smaltimento è un merito».
E l’efficienza della differenziata?
«Bene, vorrei capire come ha fatto Bertolaso, in base a quali criteri, a individuare gli 11 comuni».
Intende polemizzare con Bertolaso?
«No, intendo dire che sono profondamente sorpreso per quanto è accaduto. Non ho dati certi. E per questo, ho attivato contatti con la prefettura per fare luce sulla situazione. Al momento, non ho risposte ma solo tantissime domande, magari da presentare allo stesso Bertolaso».
Quali?
«Per esempio, come si fa a commissariare Maddaloni ed escludere dalla lista nera San Nicola La Strada».
È una chiamata di correo?
«Nemmeno per sogno. Intendo dire: come si fa a valutare diversamente due comuni, accomunati dal medesimo appalto sovracomunale, per giunta affidato allo stesso gestore, legati dai medesimi rapporti con i consorzi di filiera coordinati da un unico ente sovracomunale. Ora, condividendo un identico standard di servizi, il risultato è che un ente è in regola e l’altro no. Mistero».
Ma i conflitti finanziari-contrattuali, dell’ultimo anno, con la Jacta non hanno diversificato, e di molto, la situazione rifiuti nei due comuni?
«Allora, se il riferimento è all’esposizione debitoria di Maddaloni (tre milioni di euro) che avrebbe indotto i disservizi del gestore, posso dire che questo non corrisponde al vero. Come abbiamo dimostrato in prefettura, è dal primo gennaio 2008 che è venuta meno la nostra morosità. E sui debiti pregressi è al lavoro una commissione tecnica».
E ora che intendete fare?
«Chiarezza. Capire i criteri e comprendere come si possa, sulla scorta di valutazioni parziali, esprimere un giudizio così netto sull’operato di un’amministrazione». Insomma, ritorna la polemica con Bertolaso... «Ma no. Semplicemente non voglio rivivere il passato. Per intenderci, da assessore provinciale ho sottoscritto proprio con Bertolaso gli accordi su Lo Uttaro. E ora non intendo ripetere un’altra esperienza amara».

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