Lo scoppio delle condotte aggrava l’allarme ambiente Protestano i residenti e i pendolari del mare

Fogne in tilt, Villaggio Coppola nei liquami

Castelvolturno, braccio di ferro sulla manutenzione: a carico di privati ma gli utenti pagano la quota al Comune
28 luglio 2009 - Gabriella Cuoco
Fonte: Il Mattino Caserta

Non basta la mancata balneabilità che ha scatenato la «psicosi-malattie» e l’odore nauseabondo dei rifiuti sparsi lungo le strade, nel Villaggio Coppola-Pinetamare a Castelvolturno, si aggiungono anche le fogne a cielo aperto. Negli ultimi giorni, la fuoriuscita di liquami, anche nei pressi di strutture di una certa rilevanza come l’Holiday Inn, il porto di San Bartolomeo e la struttura sportiva affidata alla società «Calcio Napoli», ha scatenato l’ira di circa quattromila residenti (che durante la stagione estiva triplicano), che attraverso una petizione, chiedono l’intervento urgente da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Nuzzo. Lo scoppio delle condotte fognarie ripropone un problema che si riflette soprattutto sulla popolazione castellana. Adesso, si sta registrando un braccio di ferro tra l’ente comunale e il privato, in questo caso rappresentato dalle società «Mirabella spa» e «Fontana Blue spa». Tutto ruota intorno alla gestione dei servizi presenti all’interno del Villaggio Coppola-Pinetamare, dove si è scatenata la nuova psicosi legata alla fuoriuscita di liquami. A risolvere la controversia e a far chiarezza sulla natura dell’intervento, è l’Accordo di programma sottoscritto nel 2004 dall’attuale primo cittadino il quale proponeva una sorta di collaborazione tra Comune e privato per il recupero ambientale della zona. Questo percorso tracciato dal sindaco Nuzzo fu preceduto, nel 2003, da una delibera di Consiglio comunale, approvata in aula, durante l’amministrazione di centrodestra, guidata da Antonio Scalzone. In questo documento il Comune di Castelvolturno si accollava le spese e gli interventi relativi alle operazioni di gestione del servizio idrico, elettrico e di manutenzione delle strade. Mentre i soli lavori necessari per il buon funzionamento delle condotte fognarie rimanevano a carico del soggetto privato. La famiglia Coppola ha già fatto sapere che intende rispettare quel protocollo ma nello stesso tempo vuole trasferire la gestione del servizio fognature in modo definitivo all’ente locale. Nonostante le società «Mirabella spa» e «Fontana Blue spa» abbiano il compito e l’aggravio di spese derivanti dalla sistemazione e riparazione delle condotte fognarie, i contribuenti versano annualmente il tributo delle acque reflue nelle casse dell’ente pubblico. Questa disposizione non va giù al fondatore storico di Villaggio Coppola-Pinetamare, che vuole a tutti i costi affidare la gestione del servizio direttamente al Comune. A sostenere la tesi dei Coppola è l’ex assessore all’Ambiente Tommaso Morlando, il quale durante il suo mandato amministrativo aveva più volte sollecitato l’attuale primo cittadino affinché approvasse un progetto risolutivo. «Come ex assessore comunale all’Ambiente - spiega Morlando - ho organizzato dei tavoli istituzionali con le società di riferimento della famiglia Coppola e il sindaco Nuzzo, perché ritenevo e ritengo che la gestione delle fogne e la relativa riscossione delle acque reflue, debba essere pubblica e non gestita da privati. A cornice di questo, presentai persino un progetto. Credo, - conclude - che è sempre mancata la volontà politica». Intanto, oltre al disagio delle fogne che potrebbe scatenare nei prossimi giorni anche la rabbia dei commercianti, a Villaggio Coppola-Pinetamare i rubinetti da qualche giorno sono a secco. Secondo i residenti, durante l’arco della giornata, sono diverse le ore in cui manca l’acqua potabile.

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