«Il depuratore di Eboli? È un deposito di ecoballe»
Il mare, il grande malato, continua ad innescare polemiche velenose che si ripercuotono sull’andamento di una estate già compromessa. Avvicinandosi le vacanze, poi, le perplessità si ingigantiscono e le istituzioni politiche e tecniche — Arpac, Asl e affini — giocano a scaricabarile spaventando ancor di più i cittadini. Salvo prendersela, come da copione, con la stampa «cattiva» che dilata le notizie. L’ultima bomba l’ha fatta scoppiare l’assessore regionale all’ambiente Ganapini, un romagnolo che non la manda a dire, che a domanda ha risposto: «Non mi bagnerei nel mare dove si sversano i liquami». Elementare Watson. Ma perché si sversano i liquami? Qui il discorso si complica e il sindaco di Eboli si fa vessillifero della protesta dei Comuni contro la Regione. E risponde a muso duro all’assessore inchiodando la Regione ad una serie di responsabilità, critiche che riguardano le competenze dell’assessorato all’ambiente e, quindi, è a Ganapini che Martino Melchionda, esponente del Pd e personaggio storico della sinistra salernitana, presenta il conto, salatissimo..
Sindaco Melchionda, come risponde a Ganapini?
«La Regione è abituata a cambiare le carte in tavola: in questa storia, voglio dire, sono i Comuni a pretendere il rispetto degli impegni assunti dalla Regione. Ora glielo dimostro».
Da cosa partiamo?
«Dalle ecoballe»?
Ma stiamo parlando del mare, cosa c’entrano le ecoballe?
«C’entrano, eccome. A Eboli abbiamo un depuratore che non ha mai funzionato, costruito venti anni fa dal Consorzio di bonifica del Sele. È uno dei tanti monumenti allo spreco delle risorse pubbliche, noi lo vorremmo per rifarlo da capo ma non ci viene concesso. Sapete perché»?
Ce lo dica.
«Perché all’interno del rudere c’è una enorme vasca che doveva servire per la raccolta delle acque depurate che, invece, un anno e » ?
Ha inserito Eboli nella lista dei Comuni posti all’indice.
«Clamorosa bugia. Il mare di Eboli è impraticabile solo nel tratto di litorale di Foce Sele, che è poca cosa rispetto al resto delle spiagge per le quali l’Asl non ha emesso divieto».
Le presenze, comunque, sono in calo.
«Per ora ci stiamo difendendo bene, ma la partita si vince o si perde nella fase cruciale dell’estate che non è ancora arrivata».