Asia, torna la raccolta pomeridiana
Un´estate di sacrifici sul fronte immondizia. È il prezzo da pagare per la riorganizzazione dell´azienda di servizi di igiene ambientale cittadina, che punta a eliminare le società esterne e a gestire in prima persona tutti i servizi, anche se si trova a combattere con fondi insufficienti, personale ultra 59nne e un´impostazione studiata nei lontani anni 90 e ormai vecchia. L´Asia da una settimana ha soppresso un turno di raccolta (quello pomeridiano) e il passaggio della macchina spazzatrice per le strade cittadine, scatenando le proteste di residenti e negozianti che hanno trovato nel pomeriggio la città sporca.
L´amministratore delegato Daniele Fortini spiega perché e annuncia: «Giusta la segnalazione di Repubblica. Da lunedì (da domani ndr) ci impegniamo a ripristinare il turno di raccolta del pomeriggio almeno nel centro storico, il biglietto da visita della nostra città. È il massimo che riusciamo a fare in questa fase». Fortini ricapitola: «I problemi derivano dalle ferie del personale, dall´avvio della raccolta differenziata porta a porta a San Giovanni a Teduccio che assorbe molte unità e dal momento di transizione. Stiamo cercando di inglobare i servizi affidati in appalto». Il servizio di spazzamento fino ad ora era affidato a due società esterne: Ecologia Sa.ba e L´igiene urbana, con un costo all´anno di un milione e mezzo. «Il nostro obiettivo è “internalizzare” il servizio – dice Fortini – rendendolo più moderno ed efficace e risparmiando circa l´8 per cento». Tra settembre e ottobre arriveranno 12 nuove piccole-spazzatrici e partirà un nuovo sistema di spazzamento di Asia, in 10 zone pilota scelte nelle rispettive Municipalità.
Asia al momento ha 2600 dipendenti, di cui 2300 sono autisti, raccoglitori e netturbini (compresi i 350 ereditati a febbraio dal Bacino 5). Una risorsa, secondo Fortini sufficiente, anche se anziana e “stressata”. L´amministratore ha appena presentato al cda le linee guida del nuovo piano industriale: «A Napoli il fattore dominante sono le braccia umane. Un modo per sfruttare al meglio il personale è puntare sulla meccanizzazione. E quindi passare dai bidoncini stradali da 1000 litri, a quelli da 2400 litri (come Milano) che possono essere sollevati e svuotati con un mezzo dotato di telecamere e con il solo autista a bordo. Ora invece su ogni mezzo c´è un autista più due operatori». Questo piano, però, non fa i conti con i fondi a disposizione. Nel 2009 il Comune ha trasferito all´Asia 170 milioni di euro, e secondo le previsioni l´azienda quest´anno erogherà servizi per circa 180 milioni di euro. La città produce 1400 tonnellate di rifiuti al giorno, che vengono raccolte da 300 automezzi; di queste il 20 per cento è differenziata (250-280 tonnellate) il resto va in discarica. Ma Fortini è ottimista e soprattutto ragiona da manager: «Il Comune è presente, ma per fare il salto di qualità dobbiamo fare noi risparmi e produrre utili, per esempio “internalizzando” i servizi, migliorando i turni di lavoro, dislocando meglio i presidi nella città (oggi 24 più due autoparchi), passando da tre a 10 isole ecologiche e soprattutto grazie alle discariche di prossimità di cui disporremo a fine mese. Penso a Chiaiano e Terzigno. Il periodo più duro sarà quest´estate, ma dall´autunno i servizi torneranno normali. E tra 2 anni speriamo di cominciare la vera risalita».