Nelle acque del litorale cittadino galleggiano rifiuti, pannoloni, frutta e cassette di legno I bagnanti: meglio stare a casa

Da Pastena a Mercatello il mare diventa una cloaca

Ore nove: l’acqua cambia colore e viene invasa da rifiuti di ogni specie
25 luglio 2009 - Gianluca Sollazzo
Fonte: Il Mattino Salerno

Costiera salernitana È comparsa poco dopo le 9 e l'ultimo fortunato bagnante ha avuto appena il tempo di farsi una veloce calata a mare intorno alle otto. Poi il bagno è diventato impresa per coraggiosi. Un motivo per rovinarsi la giornata. Una lunga chiazza color verde ha avvolto buona parte del litorale del capoluogo nella mattinata di ieri. Dai lidi di Pastena e Mercatello fino ad arrivare alla litoranea. Ma ad essere entrati maggiormente nella morsa della lunga scia di mare sporco sono stati metri e metri di spiaggia della zona orientale. A riva le acque hanno trascinato di tutto. Ad allertare i bagnanti dei lidi Nuovo Mercatello, Colombo e del Lido di Mercatello, è stata la comparsa di una vasta macchia affiorata in mare che si stava avvicinando a poco a poco alla riva. «E' accaduto dopo le 8, l'acqua è diventata verde, poi sono comparse alghe e rifiuti vari» ricostruisce Antonio Scogliera, bagnino del Lido di Mercatello. Una striscia d'acqua inquinata che immediatamente ha fatto scattare l'intervento degli ufficiali della Capitaneria di Porto, guidati dal comandante Francesco Cacace, che una volta giunti sul posto con una motovedetta hanno dato il via ai primi rilievi sulle acque, d'intesa con i tecnici dell'Arpac. Dopo le 10 i bagnanti sono stati costretti a rimanere a riva senza entrare in mare per consentire ai tecnici di prendere alcuni campioni d'acqua. La chiazza color verde ha depositato a riva alghe e qualsiasi tipologia di rifiuti, presentandosi né oleosa né gelatinosa. Emanava solo un forte maleodore avvertito dai tanti bagnati dei vari lidi della zona di Mercatello interessati maggiormente, per via del gioco delle correnti marine, dal sopraggiungere della vasta chiazza verdognola. Sull'origine delle sostanze che dai ieri alle 9 hanno cominciato a galleggiare sulle acque del litorale salernitano stanno indagando i militari della Capitaneria di Porto che di concerto con l'Arpac hanno provveduto ieri mattina a prelevare alcuni campioni d'acqua. Tra le ipotesi accreditate non si esclude che si possa trattare di scarichi abusivi o di sversamenti dolosi nei corsi d'acqua, in particolare del Picentino. In ogni caso il rapporto sulla comparsa della chiazza di mare sporco nella prima mattinata di ieri rientrerà nella più vasta inchiesta della Procura affidata al sostituto procuratore Angelo Frattini, che sta indagando sugli scarichi abusivi di abitazioni o aziende della zona a sud di Salerno che sversano in maniera illegale liquami inquinanti nei corsi fluviali. E intanto il mare continua a offrire uno spettacolo indecente, come quello di ieri mattina. Dalle acque infestate dalle alghe è emerso di tutto. Pannolini, buste, contenitori di carta del latte e di succhi di frutta. Sulla riva del Lido di Mercatello, del lido Colombo e del Nuovo Lido Mercatello, la corrente ha depositato anche bombolette di pesticidi, bottiglie. Sulla spiaggia, a pochi passi dagli ombrelloni, non mancavano meloni e pomodori. Mentre in acqua c'erano intere cassette di legno per la frutta. E i bagnanti? Per loro la giornata a mare è andata a ramengo. «Così non va, ora si è toccato il fondo, non si può tollerare l'immondizia che galleggia», punta lo sguardo verso il mare il signor Gianmarco Alfonso, del Lido di Mercatello. «Mai visto un mare così» allarga le braccia al sole Sabina Forte. Quando ormai passano le 11 non le resta altro che fare una doccia. «Con questo mare si rischia di passare l'estate a letto a causa delle infezioni» afferma sconsolato Angelo Di Donna. Salta il bagno a mare. E non è la prima volta dall'inizio della stagione estiva. «A questo punto ci domandiamo se ci sono gli estremi per interdire la balneabilità» sostiene Enzo Pelosi. Loro, i bagnanti, restano impotenti a guardare quel mare che non lascia scampo. «Torno a casa - dice la signora Gina - con questo mare passa la voglia di rimanere in città». Come darle torto.

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