Assemblea tesa in Provincia L’assessore: «Niente isterie I vermi? Sono esche» E partono le contestazioni

Allarme depuratori, Ganapini sotto accusa

I balneatori: siamo in ginocchio. Patto Regione-governo per la bonifica. Cosentino: commissari nei comuni che inquinano
22 luglio 2009 - Gerardo Ausiello
Fonte: Il Mattino

Un patto tra Regione e governo per bonificare il litorale domitio-flegreo dall’inquinamento e consentirne la piena fruibilità dopo decenni di divieti. Protagonisti dell’accordo bipartisan sono l’assessore all’Ambiente di Palazzo Santa Lucia Walter Ganapini e il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino che hanno stabilito di avviare, già da domani, un tavolo interistituzionale per mettere in campo soluzioni efficaci. «Non escludiamo - ha spiegato Cosentino - di chiedere una legge speciale con la nomina di un commissario ad hoc per i 40 chilometri di costa inquinata tra Licola e il Garigliano, sulla scia di quanto fatto per il fiume Sarno. Si dovrebbero, inoltre, commissariare i Comuni che non si dotano di sistemi di depurazione delle acque, così come previsto per la raccolta differenziata». Il sottosegretario ha infine lanciato l’idea di dar vita a ronde marine per vigilare sugli sversamenti illegali. «Queste proposte meritano attenzione - ha risposto Ganapini - e siamo pronti a collaborare, soprattutto sul fronte delle bonifiche». L’accordo è stato raggiunto durante l’incontro con i balneatori organizzato a Palazzo Matteotti dal presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro con gli assessori Luigi Muro e Giuseppe Caliendo e moderato dall’avvocato Gaetano Montefusco. Il confronto è stato teso e serrato e non sono mancati i momenti di tensione, quando gli operatori del settore hanno contestato duramente lo stesso Ganapini. «Basta, siamo stanchi delle parole. Vogliamo tempi certi» hanno tuonato alcuni di loro. Ma l’assessore ha replicato punto per punto ai rilievi mossi: «Hydrogest ha firmato un contratto e deve rispettarlo investendo 20 milioni di euro entro settembre e altri 130 milioni l’anno prossimo per migliorare i depuratori. Non si può pensare, comunque - ha aggiunto - di risolvere in tre settimane un problema datato trent’anni. Gli impianti stanno funzionando bene ma è come se prima avessimo delle Maserati che oggi si sono ridotte a delle Topolino». Nel frattempo però, per effetto dei danni ambientali prodotti dal mancato funzionamento del depuratore di Cuma e dalla psicosi generale, le spiagge del litorale domitio-flegreo vengono disertate dai bagnanti: «In alcuni giorni non abbiamo neppure un cliente - ha raccontato il presidente di Assobalneari Antonio Cecoro - siamo disperati, sono a rischio migliaia di posti di lavoro». La situazione è preoccupante anche a Napoli, come confermato dal presidente regionale del Sindacato balneari Mario Morra: «Il calo di presenze ha raggiunto il 70%, solo in città potrebbero essere licenziate 200 unità. Per noi la stagione è già finita». Ma le acque sono davvero inquinate? «I risultati dell’Arpac di lunedì ci dicono che il mare è balneabile - ha chiarito Ganapini - La situazione è sotto controllo, dunque no a psicosi o isterie». «Il monitoraggio viene effettuato costantemente e in modo capillare - ha aggiunto - Non esiste, al momento, alcun allarme sanitario né ambientale. Laddove c’è scritto che il mare è balneabile, lo è realmente». Quanto alla presenza di vermi l’assessore ha spiegato che sono in corso verifiche alla stazione zoologica Anton Dohrn: «Si tratta probabilmente di esche usate per pescare e che sono risalite perché la sabbia si è saturata di acqua. Non ci risultano casi di malattie». Proprio per rassicurare i cittadini, nei prossimi giorni a Napoli potrebbero partire le «ronde per il mare pulito», proposte dall’ex assessore provinciale all’Ambiente Francesco Borrelli. Se ne discuterà oggi a Palazzo San Giacomo.

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