Rifiuti in strada, il sindaco chiama l’Asia

18 luglio 2009 - gi.mir.
Fonte: Il Mattino Caserta

Maddaloni ostaggio del braccio di ferro tra la Jacta-Jacorossi e il Comune. Il gestore dei servizi di raccolta, differenziazione e smaltimento dei rifiuti impone al Comune, moroso e inadempiente, il minimo contrattuale. Il sindaco Farina, oppresso dall’emergenza rifiuti nelle periferie, decreta «l’autocommissariamento». Invece di subire l’intervento della struttura operativa della Presidenza del Consiglio dei ministri (come è già successo lo scorso novembre) gioca d’anticipo e chiede, a «causa dell’inosservanza degli obblighi posti a carico dei Comuni inerenti il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti», l’intervento dell’Asia per la rimozione straordinaria dei rifiuti accumulati a causa della raccolta a singhiozzo nelle periferie. Chiedendo il Comune il «commissariamento temporaneo», questa volta toccherà alla Jacta e non all’ente locale sostenere la spesa (almeno 360 mila euro per tre giorni) necessaria alla pulizia d’emergenza delle strade cittadine. È un rimedio, ma manca la soluzione. Terminata la raccolta straordinaria resta in piedi il conflitto, finanziario e contrattuale, con il gestore. La Jacta-Jacorossi è in una botte di ferro: vanta crediti per omessi pagamenti che superano i due milioni di euro. Una contabilità della morosità dei committenti che complessivamente sfiora i sei milioni. In posizione di netta debolezza, il Comune di Maddaloni chiede una transazione «tra i debiti accumulati e i crediti verso il gestore». Questi ultimi costituiti dalla sommatoria di tutte le sanzioni comminate al gestore per servizio difforme. «È una trattativa disperata - commenta Luigi Bove, Pdl - e c’è un’unica via d’uscita: riconoscere il crac finanziario e decretare il commissariamento dei fallimentari servizi di igiene urbana».

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